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Gregoretti, Pd e M5s chiedono rinvio del voto a dopo le elezioni in Emilia. Meloni: "Vigliacchi senza pudore"

"Vigliacchi senza pudore". La maggioranza chiede il rinvio del voto sulla Gregoretti a dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna e Giorgia Meloni bombarda Pd e M5s per quanto accaduto nella Giunta per le immunità. "Perché? - domanda la leader di Fratelli d'Italia - Perché Pd e M5S sanno benissimo che la stragrande maggioranza degli italiani chiede di difendere i confini di questa nazione. Sanno benissimo che la stragrande maggioranza degli italiani ritiene che Salvini abbia fatto il suo lavoro impedendo a questi clandestini di sbarcare. Lo vogliono processare lo stesso e non se ne voglio assumere la responsabilità. Vigliacchi, assumetevi la responsabilità delle vostre scelte: fate il voto prima delle elezioni e poi fatevi giudicare dagli italiani che votano".  Leggi anche: "Sarà una decisione politica". Gregoretti, Nordio svela cosa c'è dietro il processo a Salvini Il presidente della Giunta, il forzista Maurizio Gasparri, ha affermato che nel caso della nave Gregoretti e dei 131 migranti trattenuti a bordo dall'allora ministro degli Interni c'è un "coinvolgimento politico" del premier Giuseppe Conte. Gasparri ha quindi proposto di non concedere l'autorizzazione a procedere nei confronti del leader leghista, il cui voto era previsto per il 20 gennaio. Il posticipo a dopo le elezioni regionali del 26 gennaio sarebbe pertanto possibile con la decisione assunta mercoledì all'unanimità dalla conferenza dei capigruppo del Senato di sospendere i lavori dell'Aula e delle Commissioni dal 20 al 24 gennaio. Dall'Emilia Romagna, dove si trova in campagna elettorale per sostenere la candidata Lucia Borgonzoni, Salvini ha commentato: "Sono sconcertato che si spenda denaro pubblico per inquisire un ex ministro dell'Interno colpevole di avere difeso i confini del suo paese. Processare mi processino, penso che ci sarebbero reati più veri e più seri da perseguire, ma ognuno fa quello che crede".   Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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