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Manovra, la fregatura di Matteo Renzi sulle tasse

Attenti al lupo tassatore, perché perde il pelo e non il vizio. Matteo Renzi sostiene di avere varato con la legge di stabilità 2015 la più grande riduzione delle tasse mai esistita. E' così? No. Con quella legge per tutti gli italiani che guadagnano più di 1.500 euro netti al mese ci saranno più tasse. Per chi è sotto quella cifra è stato ridato il bonus da 80 euro. Ma almeno 20-30 al mese saranno ripresi rispetto al 2014 dall'aumento delle tasse locali. Quindi il domani sarà peggio dell'oggi anche per loro. Il governo ha infatti tagliato 6 miliardi di trasferimenti agli enti locali (mentre si è rivelato un bluff il taglio delle auto blu, come si vede nel filmato). Questi dicono di doverli compensare con nuove tasse. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, conferma: "possono farlo. E se lo fanno è un bene". A Renzi è venuto un coccolone sentendolo, e ha provato a scherzarci su: "E' una provocazione, sono certo che il mio amico Sergio Chiamparino, presidente delle Regioni, troverà il modo di non mettere tasse". Mentre lui parlava Chiamparino già rispondeva: "Mi spiace, non abbiamo altra via. Metteremo nuove tasse". E la fregatura è data. Tanto più che in manovra ci sono altre tasse che riguardano molti contribuenti: quelle sul risparmio, che colpiscono anche i fondi pensione obbligatori... di Franco Bechis @FrancoBechis

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