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Vincenzo De Luca, l'ultima trovata contro il coronavirus: "Obbligatorio fornire la carta d'identità al ristorante"

Vincenzo De Luca sostituisce il lanciafiamme con regole stringenti, anche troppo. Il governatore della Campania ora pensa anche di imporre l'obbligo di fornire la carta d'identità al ristorante. "Dobbiamo gestire questa fase di transizione e convivere con il coronavirus per 6-7-8 mesi se non vogliamo chiudere tutto ed è indispensabile avere atteggiamenti rigorosi", ha detto nella consueta diretta Facebook. "Abbiamo pensato ad altre ordinanze regionali restrittive. Non si può viaggiare su traghetti, pullman, treni, senza indossare la mascherina, pena la multa di mille euro. È obbligatorio utilizzarla quando vi sono assembramenti". E ancora: "Vogliamo fare in modo che nessuno scenda dai pullman senza un controllo, per chi viene dall’estero - ha detto - La seconda ordinanza riguarda gli arrivi in Campania dei pullman che provengono dai paesi dell’ Est Europa. Continuano ad arrivare pullman senza alcun controllo. Stiamo valutando altre due altre misure: una riguarda l’obbligo per chi va al ristorante di fornire la carta di identità, almeno uno al tavolo, perché abbiamo verificato che ci sono degli irresponsabili che danno generalità false".

Una proposta quello del presidente dem che ha fatto infuriare anche gli alleati. A commentare per primo il deputato del Movimento 5 Stelle e responsabile regionale campano per i rapporti interni Luigi Iovino, che ha tuonato così: "Piuttosto che preoccuparsi di consentire gli ingressi al ristorante soltanto a chi è munito di carta d’ identità, lo sceriffo della Campania si preoccupasse di fare test a tappeto a tutti, visto che dall’inizio dell’emergenza continuiamo a essere la regione fanalino di coda per numero di tamponi".

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