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Matteo Salvini e i verbali desecretati sul coronavirus: "I sindaci ora fanno bene a denunciare"

I verbali desecretati contro il volere di Giuseppe Conte hanno messo a rischio il governo. All'interno, in merito all'emergenza coronavirus, si leggono le responsabilità di chi davvero ha optato per il blocco totale del Paese e per la mancata zona rossa di Alzano e Nembro. In entrambi i casi la "colpa" è dell'esecutivo giallorosso che si è opposto ai consigli del Comitato tecnico scientifico. Una decisione, quella del lockdown, che non va giù a Matteo Salvini: "Quando ho saputo dei verbali del Cts - ha detto in conferenza stampa a Forte dei Marmi - sono saltato sulla sedia, leggendo che qualcuno ha ignorato l'allarme. Credo che alcuni sindaci se hanno letto che non era necessario chiudere e sono stati costretti a farlo subendo un danno economico, se denunciano fanno bene, anche se al governo se ne fregheranno"

L'affondo del leader della Lega arriva lo stesso giorno, giovedì 13 agosto, in cui sono piovuti sul tavolo del premier e i suoi ministri avvisi di garanzia proprio per la gestione dell'emergenza Covid-19. "Un atto dovuto", ha subito messo le mani avanti Palazzo Chigi, ma che parte da numerose denunce. Lo scorso aprile gli ex candidati sindaci a Sanremo, Alberto Pezzini e Alessandro Condò, hanno denunciato il premier per epidemia colposa. E chissà che di querele come questa non ne arrivino altre.

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