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Augusto Minzolini, il retroscena velenoso su Matteo Salvini e Giuseppe Conte: "Gorilla e bradipo, quelle voci che corrono in Parlamento"

"Il bradipo Giuseppe Conte dorme, il gorilla Matteo Salvini strilla". Ma entrambi ottengono lo stesso risultato: nulla. Il velenosissimo retroscena di Augusto Minzolini sul Giornale raccoglie alcuni feroci pareri sui due protagonisti della politica italiana. "C'è chi non fa niente e chi spacca tutto. Risultato: tutto è immobile e ristagna in questo Paese", spiega la senatrice forzista Gabriella Giammanco. Il piddino Fausto Raciti lancia l'allarme accorato: "Stiamo sprofondando! In questa situazione dovresti decidere in maniera giusta e tempestiva. E invece...". Regna l'inerzia, l'attendismo. Un esempio? Il capitolo Recovery Fund, urgentissimo in estate e ora che si dovrebbe quagliare si scopre che il governo non ha ancora pronto un piano di investimenti. E l'Unione europea assiste attonita e sgomenta al teatrino italiano, mentre si sfonda quota 50.000 vittime di coronavirus. 

"In questa tragedia immane - sottolinea perfido Minzolini -, c'è chi si è assunto il ruolo di gorilla: se ci fosse Esopo scriverebbe, un po' come in La volpe e l'uva, che lo scimmione scuote con violenza l'albero su cui il bradipo è appeso incurante. Lo vuole fare cascare, ma in realtà lo culla". Salvini, ricorda Minzo, "gli spara addosso, chiede invano le elezioni, lo insulta, con un unico risultato: spinge l'attuale maggioranza a solidarizzare con Conte" e lo scipppo die forzisti ha contribuito viceversa a dividere l'opposizione. 


Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Salvini; contro Conte: "Taglio dell'Iva agli Stati generali, poi è sparito"

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