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Mario Draghi, quello che non si era notato. Chi lo ha corretto a tempo di record sulla gaffe Covid: non è un caso

Mario Draghi, durante il discorso per la fiducia del suo governo al Senato, elenca i numeri della pandemia ma sbaglia sui ricoveri in terapia intensiva, scambiando gli attuali 2mila pazienti (numero comunque allarmante) con il catastrofico "2 milioni", ripetuto due volte prima di correggersi, imbarazzato. Un brutto scherzo dovuto all'emozione del primo giorno (che vale anche per i professori, nonostante tutto e nonostante la lunghissima, prestigiosa carriera ai più alti livelli internazionali). Mentre i senatori rumoreggiano, e qualcuno sghignazza bellamente, quasi a mo' di scherno, c'è un ministro che per primo sussurra a Draghi la correzione. Si tratta di Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, leghista e molto vicino al governatore da tempi non sospetti, e non a caso seduto significativamente al suo fianco destro. 

Una piccola gaffe per il presidente del consiglio sui numeri della pandemia, ma proprio Giorgetti gli va in soccorso correggendo i dati sui ricoveri. Proprio quel Giorgetti che è considerato il 'mediatore' che ha favorito la svolta di Matteo Salvini alla virata europeista, ma ritenuto da mesi uno strenuo sostenitore di un eventuale governo Draghi. Il suo endorsement è arrivato forte e chiaro all'indomani dell'incarico dato all'ex presidente della Bce dal Capo dello Stato: "Draghi è un fuoriclasse come Ronaldo", aveva detto Giorgetti. Anche se qualche volta sbaglia, come è accaduto in Senato, ma in quel caso ecco intervenire proprio Giorgetti.

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