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Giorgia Meloni contro il governo di Mario Draghi: "Non andare al voto? Un'anomalia della quale non si deve andare fieri"

Avviato il G7, anche Giorgia Meloni dice la sua. La leader di Fratelli d'Italia, unica all'opposizione, non lesina frecciatine all'Ue e al nuovo governo di Mario Draghi: "Fratelli d'Italia e i conservatori europei credono nell'Europa delle Patrie di De Gaulle - precisa - quella dei padri fondatori: un'Europa confederale, che non prevede cessioni di sovranità ma consente agli Stati nazionali di mantenere quella sovranità e di cooperare su alcuni grandi materie. Come la ricerca, la politica estera e la lotta alla pandemia. Modello confederale e legittimità popolare sono le prerogative dei conservatori".

Un'Europa che pare ben diversa da quella delineata dal nuovo premier durante il discorso alle Camere. Per l'occasione l'ex numero uno della Banca centrale europea metteva nero su bianco la sua idea di governo: "Nei nostri rapporti internazionali questo governo sarà convintamente europeista e atlantista, in linea con gli ancoraggi storici dell’Italia: Unione europea, Alleanza Atlantica, Nazioni Unite". Stesse idee chiare anche per l'euro che Draghi ha ribadito essere "irreversibile". Poi quello che sembra un chiaro riferimento agli alleati, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: "Ed è anche per questo che tra i 44 partiti che aderiscono a ECR non ce n'è neanche uno che stia al governo con le sinistre - tuona la Meloni -. Altra ragione per la quale in ogni caso non avremmo potuto aderire al nuovo governo e siamo stati gli unici a votare no alla fiducia verso un esecutivo che è guidato sicuramente da una persona autorevole ma che non è legittimata nè direttamente né indirettamente legittimata da un voto popolare".

Lega e Forza Italia infatti hanno dato il proprio sostegno al nuovo esecutivo, seppure con l'obiettivo di uscire dall'emergenza coronavirus. Una posizione non condivisa da FdI che vede come unica via d'uscita il voto. D'altronde, è il ragionamento della Meloni, quella di non andare alle elezioni è "un'anomalia tutta italiana della quale non credo che si debba andare fieri"


Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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