In pista

Valentino Rossi, la voce tremenda corre sul web: "Infortunio inventato"

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Giulio Bucchi

Un mezzo miracolo. Valentino Rossi è tornato in pista per il Gp di Aragon di MotoGp 23 giorni dopo l'infortunio in allenamento, la frattura di tibia e perone e l'operazione chirurgica, a 38 anni. Nelle libere in Spagna il Dottore è finito ventesimo (il suo compagno in Yamaha, il padrone di casa Maverick Vinales, sanissimo e giovanissimo, appena tre posti davanti a lui) favorito però anche dalla pioggia che ha imposto a tutti un'andatura meno forsennata. I guai potrebbero arrivare con l'asciutto, oggi nelle qualifiche e domenica in gara. Resta però un'impresa fisica e psicologica, talmente strabiliante che qualcuno sui social network ha ipotizzato che l'infortunio fosse addirittura falso: "Tutto inventato", hanno insinuato i complottisti, tutto per alimentare il "mito Valentino". Balle, ovviamente, perché Rossi mito lo è già ma alla salute ci tiene eccome. "Quante stupidaggini", ha sorriso amaro il campione di Tavullia che, come sottolinea il Corriere della Sera, in conferenza stampa post-libere ha tenuto a mostrare a tutti i giornalisti la gamba nuda e ferita, tanto per sgomberare il campo dai dubbi. "Sarà interessante vedere come sto... - commenta a proposito delle qualifiche - anche perché per ora non riesco ancora a guidare in automatico senza pensare alla gamba: devo usare accortezze come evitare di frenare sui cordoli o di buttare la moto dentro in curva come al solito. Paura? Un po', all' inizio. E mi pare normale...".