Furia

Silverstone, la furia di Lewis Hamilton: sul podio rifiuta di stringere la mano a Kimi Raikkonen

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Davide Locano

Un Lewis Hamilton furibondo, quello che ha chiuso al secondo posto la gara di Silverstone, al termine di una rimonta leggendaria dall'ultima piazza a cui era scivolato in seguito a un contatto con Kimi Raikkonen al via (penalizzato con 10 secondi di stop forzato). Hamilton punta il dito proprio contro il finlandese della Ferrari: "Il problema della mia gara? È stata la Ferrari che mi ha colpito - ha tagliato corto il pilota Mercedes -. Io ho lottato, non ho mollato e mai mollerò". Dunque, sul podio, Lewis ha addirittura rifiutato di stringere la mano a Raikkonen. Proteste anche da Toto Wolff, team principal Mercedes: "È la seconda volta che ci buttano fuori dopo Le Castellet (quando Vettel centrò Bottas e ricevette 5 secondi di penalità, ndr). Sono tanti punti nel mondiale costruttori. Per dirla con le parole di James Allison (il direttore tecnico della scuderia, ndr) pensate sia una cosa deliberata o frutto dell'incompetenza? A voi il giudizio". Di parere opposto Maurizio Arrivabene, il boss Ferrari, che ha affermato di non comprendere le ragioni per le quali è stato penalizzato Raikkonen: per lui quello tra i due piloti è stato un normale contatto di gara. Leggi anche: Vettel trionfa a Silverstone: il team-radio con cui sfotte la Mercedes Nel video, l'incidente al via tra Raikkonen ed Hamilton