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Appalti sanità Sicilia, in manette coordinatore emergenza Covid

Palermo, 21 mag. (askanews) - Terremoto nella Sanità siciliana. La Guardia di finanza di Palermo ha scoperto un sistema composto da faccendieri, imprenditori e pubblici ufficiali infedeli che avrebbe consentito di pilotare appalti milionari. Dieci gli arrestati con l'accusa, tra le altre cose di corruzione. Per due persone disposto il divieto temporaneo di esercitare attività professionali, imprenditoriale e pubblici uffici.

In manette è finito anche Antonio Candela attuale Coordinatore della struttura regionale per l'emergenza Covid-19, già Commissario Straordinario e Direttore generale dell'Asp 6 di Palermo. Le fasi del sistema corruttivo, secondo le Fiamme Gialle, ruotavano intorno alle gare indette dalla Centrale Unica di Committenza della Regione Siciliana e dall'Asp 6. Sono state analizzate 4 procedure a evidenza pubblica interessate da condotte di turbativa, aggiudicate a partire dal 2016, il cui valore complessivo sfiora i 600 milioni di euro.

Il gip ha disposto anche il sequestro di 7 società, con sede in Sicilia e Lombardia, nonché di disponibilità finanziarie per 160.000 euro, come ammontare delle tangenti già versate: quelle promesse ai pubblici ufficiali raggiungono, però, una cifra pari ad almeno 1.800.000 euro.

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