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"Penelope", la rubrica web che valorizza le scienziate italiane

Milano, 7 ago. (askanews) - "Le donne possono e stanno già facendo molto per l'esplorazione spaziale; è il momento di investire sul talento femminile".

Il 19 aprile 2017, Simonetta Di Pippo, capo dell'Unoosa, l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello Spazio extra-atmosferico, inaugurava con queste parole una mostra dedicata alle donne dello Spazio.

Da lei a Fabiola Gianotti, direttrice del Cern, passando dalla più amata, l'astronauta Esa Samantha Cristoforetti e molte altre professioniste più o meno note, le "donne STEM" italiane (quelle che si occupano di Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) sono tantissime, valide e preparate. Molte, però, lavorano nell'ombra, spesso sono precarie o poco pagate.

Allo scopo di valorizzarne meriti e competenze, è nata "Penelope Science", una rubrica web curata da Antonio Piazzolla per raccontare i loro sogni, le passioni e i sacrifici.

"L'idea è nata durante la quarantena - ha spiegato il giornalista ad askanews - quando ho raccontato la storia di Jocelyn Bell che ha scoperto la prima Pulsar ma vide il Premio Nobel assegnato al proprio professore. Ingiustizie come queste sono molto presenti nella nostra quotidianità e da qui ho pensato di creare questo spazio per valorizzare le storie delle tante eccellenze italiane".

Laurea e master in ingegneria biomedica, Ilaria Cinelli è solo una delle tante giovani italiane intervistate. Per la Mars Desert Research Station ha simulato nel deserto come si vivrà su Marte.

"Sono stata comandante di 8 missioni - ha spiegato Ilaria - l'uguaglianza è una condizione necessaria per lo sviluppo della nostra società dove lo Spazio sarà al suo centro".

Chiara Chiesa, organizzatrice del NASA Space Apps Challenge di Brescia, è una esperta di pubbliche relazioni. Per Startupitalia è tra le 1000 donne più influenti d'Italia e, con Ilaria e Veronica Moronese è mentore di Space4Women, programma dell'Unoosa per invogliare le donne a dedicarsi alla Scienza.

"Con la nostra storia - ha detto Chiara - noi vogliamo ispirare le ragazze e far vedere loro che ci sono donne nel settore che non è aperto solo a ruoli 'tradizionali' o solo a uomini. Quindi vi aspettiamo, lo Spazio è per tutti".

La giovane Arianna Ricchiuti, biologa e appassionata di astronomia, infine, ha inseguito a lungo un desiderio: lavorare per l'Esa (Agenzia spaziale europea). Un sogno diventato realtà; ora è a Noordwijk, in Olanda e si occupa di eventi e comunicazione.

"L'Esa sostiene attivamente il contributo delle donne nella Scienza e nella tecnologia - ha concluso Arianna - ad esempio nel 2019 la percentuale di donne assunte dall'Esa ha raggiunto il 29% con il 12% in posizioni di leadership, infatti nel mio team siamo quai tutte donne e le mie manager sono donne. Credo che questo davvero ci arricchisca di una maggiore sensibilità e creatività rispetto a un team maschile".

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