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Libia, Macron la spunta: sanzioni Ue a Turchia. Merkel appoggia

Milano, 11 dic. (askanews) - I 27 hanno superato le loro divisioni e per la Turchia hanno scelto il principio delle sanzioni individuali: verrà stilato un elenco di nomi di funzionari turchi e ulteriori misure che potrebbero essere prese a marzo in una nuova fase, se la Turchia continua con le sue "provocazioni".

L'ha avuta vinta il presidente francese Emmanuel Macron soddisfatto che l'Unione europea abbia "dimostrato la sua capacità di essere ferma" contro la Turchia adottando sanzioni per le attività di Ankara nel Mediterraneo orientale. "Abbiamo dato una possibilità alla Turchia" a ottobre, ma "abbiamo notato all'unanimità che la Turchia ha continuato le sue azioni provocatorie", ha dichiarato il presidente francese al termine di un vertice europeo a Bruxelles.

Da mesi si acuiscono le tensioni tra Macron e il suo omologo Recep Tayyip Erdogan, che in ottobre ha messo in dubbio la "salute mentale" del presidente francese. Ma Macron ha continuato a denunciare le azioni della Turchia in Libia, dove "minaccia i nostri interessi in termini di migrazione poiché non consente un buon controllo delle coste, introducendo i jihadisti in un punto di partenza per l'Europa" .

Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel si è detta delusa del comportamento di Ankara: "Ci sarebbe piaciuto avere un rapporto più costruttivo con la Turchia", ha detto Merkel parlando di trivellazioni illegali". "Continuiamo a rivolgerci alla Turchia dicendo che vogliamo lavorare su un'agenda costruttiva, ma è stato un po' deludente".

Grecia e Cipro speravano in una decisione più severa nei confronti della Turchia. E intanto anche Washington sarebbe pronta a imporre sanzioni ad Ankara, questa volta per l'acquisto dei sistemi missilistici S-400 russi considerati una minaccia per la sicurezza della Nato, di cui Ankara fa parte.

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