Capotondi è Chiara Lubich, combattiva in nome della fratellanza
Roma, 29 dic. (askanews) - Chiara Lubich era una donna combattiva, concreta e soprattutto votata al prossimo e la Rai la celebra nel film tv diretto da Giacomo Campiotti e interpretato da Cristiana Capotondi che andrà in onda il 3 gennaio su Rai1 in prima serata. "Chiara Lubich - L'amore vince su tutto" racconta la storia della fondatrice del Movimento dei Focolari, che nella sua Trento durante la Seconda Guerra mondiale decise di dare concretezza al messaggio cristiano dedicandosi, insieme alle sue amiche, ai più disagiati, ai malati, ai poveri. Sfidando anche le convenzioni sociali e le regole rigide dettate dalla Chiesa.
Capotondi spiega: "Io immagino Chiara Lubich come la condizione migliore della donna contemporanea, nel senso che ha la forza, la determinazione, il coraggio delle donne di oggi, quindi è sicuramente un'anticipatrice rispetto ai tempi nei quali vive e dall'altro lato trovo che abbia anche degli elementi di grande classicità, se vogliamo, rispetto alla figura femminile: questa dolcezza, questa capacità di accoglienza, di ascolto".
Il Movimento dei Focolari, dopo la diffidenza del Vaticano, fu approvato nel 1962, e oggi è diffuso in oltre 180 paesi con oltre 2 milioni di aderenti, non solo cattolici e non solo credenti.
Alla domanda se il messaggio del film prodotto da Rai Fiction e da Luca Barbareschi possa essere utile in un periodo come questo in cui il mondo è coinvolto in un'altra tragedia, il regista e la protagonista rispondono:
"Noi oggi più abbiamo cose e più ci lamentiamo, anche nei momenti meno bui di questo siamo sempre scontenti, diciamo quando una persona ha la possibilità di fare del bene agli altri, questo bene gli ritorna".
"Come messaggio vorrei che passasse il messaggio di Chiara Lubich che non esiste spina senza rosa, ovvero che dobbiamo guardare alle cose con ottimismo, perché anche nei momenti di dolore e di sofferenza, e sicuramente questo è un momento che si può annoverare tra i momenti di dolore e sofferenza, c'è comunque un segno positivo che possiamo e dobbiamo cogliere".