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Usa, Senato seppellisce riforma elettorale democratica di Biden

Milano, 20 gen. (askanews) - Americani esausti e demoralizzati dalla pandemia. Consenso in calo per Joe Biden nei sondaggi. E una pungente sconfitta per il presidente americano e il suo partito democratico, a chiusura del suo primo anno in carica.

"Sono profondamente deluso", ha confessato Biden in un tweet vedendo crollare in Senato la sua riforma per i diritti di voto, una delle massime priorità democratiche da quando il partito ha preso il controllo del Congresso e della Casa Bianca.

La modifica delle regole è stata respinta con 52 voti contro 48. Un no a quella "svolta" per gli Stati Uniti, che il presidente 79enne democratico aveva assicurato di voler assicurare a livello federale per armonizzare le condizioni di voto degli americani. Dall'iscrizione nei registri elettorali al conteggio dei voti, compreso il voto per corrispondenza o la verifica dell'identità.

Tutti parametri che diversi stati repubblicani del Sud, tra cui la Georgia, si sono impegnati a modificare per aumentare, a loro dire, la sicurezza del voto, ma in reltà allontanando l'accesso alle urne per le minoranze e in particolare per gli afroamericani: Biden le ha definite leggi "Jim Crow 2.0", in riferimento alle famigerate leggi "Jim Crow", il simbolo della segregazione razziale negli stati del Sud americano dopo la guerra civile. Ma il disegno di legge dem, il Freedom to Vote, passato alla Camera, non ha superato le forche caudine del senato.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio di Alessandro Violante

Immagini afp, Senato Usa

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