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Partygate: l'ex premier Gb John Major attacca Boris Johnson

Londra, 10 feb. (askanews) - L'ex primo ministro britannico conservatore, John Major, ha lanciato una pesante accusa contro Boris Johnson al centro della polemica per il cosiddetto Partygate per le feste svolte a Downing Street durante il lockdown. Al premier viene rimproverato di aver agito illegalmente e di aver gettato discredito sul paese a livello internazionale. "Il primo ministro e i funzionari hanno infranto la legge. Sono state inventate scuse spudorate. Giorno dopo giorno, al pubblico è stato chiesto di credere all'inverosimile. I ministri sono stati inviati a difendere l'indifendibile, facendoli sembrare creduloni o sciocchi", ha detto John Major in un discorso al think tank dell'Institute for Government.

"Troppo spesso i ministri sono stati evasivi e la verità è sembrata facoltativa", ha aggiunto l'ex leader conservatore, capo del governo dal 1990 al 1997. Le conseguenze sono dannose, ben oltre l'"impopolarità politica". La reputazione internazionale della Gran Bretagna ha subito un duro colpo, ha concluso John Major, da sempre molto critico sull'operato di nei Boris Johnson, in primis sulla Brexit.

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