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Ucraina, terremoto attorno al direttore Gergiev, "condanni Putin"

Roma, 28 feb. (askanews) - E' uno dei direttori d'orchestra più grandi e celebri al mondo, è uno straordinario artista e oggi è al centro delle polemiche: tutti insistono perché Valery Gergiev prenda le distanze da Vladimir Putin e dall'invasione dell'Ucraina, e si scatena un vero terremoto nel mondo musicale.

Il direttore russo, a capo del glorioso teatro Marinskji di San Pietroburgo, è amico personale del presidente russo, dichiarato Eroe del lavoro della federazione russa, e nel 2016 si prestò per esempio a un concerto a Palmira per celebrare l'azione del Cremlino nella Siria devastata dalla guerra.

Gergiev ha diretto alla Scala due repliche della Dama di Picche di Cajokovski. La prossima sarebbe il 5 marzo ma il sindaco di Milano Beppe Sala ha già annunciato che non sarà Gergiev sul podio.

Milano non è sola. L'artista è stato abbandonato anche dal suo manager Marcus Felsner, che su Instagram ha postato un'immagine di cielo e grano coi colori dell'Ucraina. Felsner definisce Gergiev "un essere umano straordinario" che però "non può o non vuole mettere fine al suo sostegno per un regime che ora commette questi crimini. É il giorno più triste , ha aggiunto, della mia vita professionale".

La questione sta coinvolgendo numerosi altri artisti russi di fama internazionale come il pianista Denis Matsuev e la celebre soprano Anna Netrebko, la quale però ha preso le distanze dichiarando che dopo qualche giorno di riflessione, prima di tutto è contraria alla guerra e soffre per gli amici in Ucraina, ma in ogni modo non è giusto obbligare gli artisti ad esprimere le proprie opinioni politiche: deve essere una libera scelta.

Intanto diverse orchestre fra cui la Filarmonica di Rotterdam, il Metropolitan di New York, i Wiener Philharmoniker hanno cancellato eventi con Gergiev e il sindaco di Monaco di Baviera annuncia il siluramento dal posto di direttore principale dell'orchestra cittadina.

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