San Firmino, tornano le corse dei tori a Pamplona
Roma, 7 lug. (askanews) - Dopo due anni di stop per Covid torna la tradizione delle corse con i tori a Pamplona per la festa di San Firmino. Follia o folklore, sicuramente una prova attesissima da locali e turisti, celebrata da Hemingway nel suo primo romanzo "Fiesta"; e la cittadina della Navarra che conta duecentomila abitanti in questi giorni è invasa.
Nico Folconde arriva dall'Andalusia: "Mi ha dato una botta di adrenalina, ho ancora il cuore a mille, è veramente bello"
Roger Sandhu invece arriva dagli Stati Uniti: "Abbiamo visto la folla che correva, appena girato l'angolo i tori erano lì, un'esperienza impressionante".
Anche Arsh Brah viene dagli Usa: "Mi sono girato e ho visto il toro più grosso della mia vita. Ho preso la prima uscita. Sono felice di essere ancora vivo".
Manuel Carretero viene a Pamplona da vent'anni: "Ero in prima fila, la folla era tanta, non sapevo dove mettermi, sono caduto e guarda qua che bozzo".
Nestor Molinet è di Pamplona: "C'è tanta gente di tutti i tipi. Trovi gente con le infradito che se li vedono li fanno uscire, altri completamente ubriachi e se li vedono anche quelli devono uscire ma tanti riescono a restare".
L'alcol resta un motore primario per tanti ragazzi che corrono coi tori a Pamplona. Dal 1910, sono morte sedici persone, l'ultimo nel 2009. Sospeso per la prima volta dai tempi della guerra civile spagnola, il festival di Pamplona vede gente assetata di divertimento. San Firmino sono anche processioni, concerti e feste tutta la notte.
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