Le bellissime sculture di sale dell'israeliana Sigalit Landau
Roma, 11 ago. (askanews) - Nelle acque calde e salatissime del Mar Morto, fra Giordania e Israele, l'artista Sigalit Landau guarda le sue ultime creazioni: oggetti ricoperti di cristalli di sale, fantasmagoriche creazioni che scintillano nel sole del mattino.
Il Mar Morto è una popolare destinazione turistica, e offre sorprese perché le sue acque cariche di minerali, scaldate dal sole rovente del deserto, sono fonte di metamorfosi.
"Mi piace non avere controllo su tutto e il Mar Morto mi ha insegnato molto. Diventi molto umile quando sai che otterrai solo quello che vuole il mare. Quest'anno otterrò questo coloroe, e un altro colore o un altra forma di cristallo, è una lezione".
Il Mar Morto ha perso un metro all'anno negli ultimi anni, un terzo della sua superficie dagli anni Sessanta.
"Ti dà un senso del transitorio. Quando ero molto giovane lavoravo sull'apocalisse, con la fine del mondo, con il dopoguerra, cose molto tragiche, e qui si sente una tragedia in corso" dice Landau.
Il punto più basso della Terra è anche lo studio di Landau, il luogo in cui immerge gli oggetti più vari, da un abito da ballerina alla struttura in metallo di una lampada, a bagno per settimane nel Mar Morto finché non riappaiono, brillanti come ghiaccio.