La Cina riapre i confini, fine della quarantena obbligatoria
Pechino, 9 gen. (askanews) - La Cina ha riaperto i propri confini agli stranieri per la prima volta da quando ha imposto restrizioni anti-Covid a marzo 2020. I viaggiatori in arrivo non saranno più costretti alla quarantena e una folla è in attesa ai valichi terrestri che collegano Hong Kong alla Cina continentale. Negli aeroporti abbracci tra famiglie divise da tempo ma tutti con le mascherine. La riapertura coincide con l'inizio del "chunyun", letteralmente "spostamento di primavera" che vede milioni di persone in viaggio e prima della pandemia era considerata la più grande migrazione umana.
Solo da Hong Kong, si stima che 400.000 persone si sposteranno solo da Hong Kong nelle prossime settimane.
Negli ultimi tre anni la Cina ha imposto restrizioni durissime con lockdown diffusi e ripetuti che hanno avuto un impatto significativo sull'economia. Il governo ha recentemente rivisto questa politica dopo le proteste di massa in tutto il paese, innescate da un incendio in un grattacielo nella regione dello Xinjiang che ha ucciso 10 persone e che per molti cinesi è stato indirettamente causato dal lockdown.
Dopo l'allentamento della cosiddetta politica 'Zero Covid' ci sono state segnalazioni di ospedali e crematori sopraffatti. Il governo ha smesso di pubblicare i numeri delle nuove infezioni e ha riportato solo due morti sabato.Le autorità hanno inoltre disposto la sospensione di 1.000 account di social media che hanno critiche la gestione della pandemia.