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Dopo l'Algeria, la missione in Libia della premier Meloni

Roma, 28 gen. (askanews) - Dopo l'Algeria, missione in Libia per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ad accompagnarla ci sono i ministri degli Esteri, Antonio Tajani, e dell'Interno, Matteo Piantedosi. Sul tavolo la questione energia, con l'obiettivo di aumentare le forniture di gas e petrolio, e il nodo migranti.

Meloni ha incontrato il premier del governo di unità nazionale libico Abdul Hamid Dbeibah: "L'Italia vuole giocare un ruolo importante, anche nella capacità di aiutare i paesi africani a crescere e a diventare più ricchi. Una cooeprazione che non vuole essere predatoria, una cooperazione che vuole lasciare qualcosa".

La visita è avvenuta in concomitanza con la firma di un nuovo accordo tra Eni e la libica Noc per un investimento stimato in 8 miliardi di dollari in giacimenti di gas naturale.

Meloni ha incontrato anche il Presidente del Consiglio Presidenziale dello Stato di Libia, Mohammed Al-Menfi, ma non il generale Khalifa Haftar, comandante dell'autoproclamato Esercito nazionale libico. Nei giorni scorsi, la missione italiana a Tripoli è stata duramente criticata dal governo designato dal parlamento di Tobruk e guidato da Fathi Bashagha - vicino ad Haftar - che ha ammonito Eni e il governo italiano dal firmare qualsiasi accordo con l'esecutivo di Tripoli, definito "illegittimo e scaduto".

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