Strage Bologna, Mattarella: spietata strategia eversiva neofascista
Bologna, 2 ago. (askanews) - Bologna fu "teatro di una spietata strategia eversiva neofascista nutrita di complicità annidate in consorterie sovversive che hanno tentato di aggredire la libertà conquistata dagli italiani". Le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, vengono lette pochi secondi dopo quei tre lunghi fischi che ogni anno scandiscono, con tutta la loro potenza emotiva, il momento in cui, alle 10,25 del 2 agosto 1980, un ordigno ad altissimo potenziale esplose nella sala d'aspetto della stazione ferroviaria di Bologna: rimasero uccise ottantacinque persone; oltre duecento furono ferite.
"La memoria non è soltanto un dovere ma è l'espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere" ha detto il Capo dello Stato nel suo messaggio, rivolgendo un saluto ai familiari delle vittime. Come sempre, l'associazione riassume l'iter processuale in un manifesto; titolo quest'anno 'Sappiamo la verità e abbiamo le prove'. Il presidente dell'associazione, Paolo Bolognesi.
"Gli ultimi due processi, il processo d'appello su Cavallini e il processo d'appello sui mandanti, hanno a questo punto certificato che la strage è stata organizzata e finanziata dai vertici della loggia massonica P2, che è stata protetta dal punto di vista organizzativo e organizzata in maniera molto attenta da parte dei nostri servizi segreti, i servizi segreti italiani, in gran parte iscritti alla loggia massonica P2, ed eseguita da terroristi fascisti".
Di "strage neofascista" e di "disegno eversivo per colpire lo Stato" parla anche il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che a Bologna rassicura i familiari sui risarcimenti alle vittime.: "La strage di Bologna ci ricorda che la pace e la sicurezza e la democrazia non sono conquiste scontate, ma valori che vanno difesi e promossi quotidianamente, per farlo dobbiamo essere uniti contro ogni forma di odio e intolleranza e ribadire con forza il nostro rifiuto al fascismo e totalitarismo".
Lungo il corteo dei sindaci di ogni parte d'Italia, tanti cittadini e alcuni testimoni che quel giorno di 44 anni fa si misero a disposizione per portare i soccorsi. In strada anche uno dei simboli della strage: il bus della linea 37 utilizzato per trasportare prima alcuni feriti in ospedale poi i morti in una lunga spola fino a notte fonda tra la stazione ferroviaria e gli obitori cittadini.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore: "È un anniversario particolarmente importante non solo perché ogni 2 agosto per Bologna è un momento di grande partecipazione e di impegno, ma in particolare perché quest'anno, ancora una volta, abbiamo ricevuto importanti aggiornamenti dalle sentenze dei Tribunali e questo per noi, assieme ai familiari delle vittime, è fondamentale ed importante".
Intanto in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ricorda il feroce attentato che, scrive, "le sentenze attribuiscono a esponenti di organizzazioni neofasciste". La premier aggiunge "sono profondamente e personalmente colpita dagli attacchi ingiustificati e fuori misura che sono stati rivolti in questa giornata di commemorazione alla sottoscritta e al governo".