Spazi da non perdere, laboratori educazione ambientale a Teramo
Roma, 16 ott. (askanews) - Un momento di svago e gioco che unisce i bambini e le loro famiglie in un ambiente positivo e a stretto contatto con la natura.
Questo il senso del ciclo di laboratori "A.P.E. va in città", una delle attività previste dal progetto "N.O.I - Nuove Opportunità per l'Infanzia", selezionato da Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che ha coinvolto le famiglie teramane nella realizzazione di un orto di comunità all'interno del parco fluviale Vezzola.
All'origine dell'iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, c'è l'idea di sensibilizzare e promuovere tra le giovani generazioni i temi della sostenibilità ambientale, dell'autoproduzione del cibo e dell'educazione ambientale, dopo un'attenta riflessione su ciò che arriva oggi sulle nostre tavole.
"Abbiamo pensato di restituire alla comunità questi spazi - spiega Simona Olivieri, referente dell'azione "A.P.E. va in città" - invitando venti famiglie a costruire un orto di comunità, dove vengono piantati ortaggi, fiori e frutti di varietà antica e locale, nell'ottica di un'agricoltura sinergica, e poi raccolti i prodotti che le famiglie consumeranno tutte insieme".
Gli incontri sono condotti da un team di educatrici esperte che accompagneranno le famiglie in un percorso di valorizzazione di un'area della città di Teramo dove un tempo erano già presenti orti urbani.
"Un progetto che valorizza sia il senso di comunità e di appartenenza ad un luogo, sia l'educazione alimentare a partire dal seme fino alla tavola" - conclude Simona Olivieri.
"A.P.E. va in città" è un importante tassello del progetto N.O.I., che vede capofila Teramo Children, nato con l'intento di attivare e potenziare i servizi per la prima infanzia nella città di Teramo e in due aree interne delle province di Teramo e di L'Aquila.
Il progetto realizza, a seconda delle zone interessate, nuovi asili nido, centri estivi e particolari percorsi laboratoriali, potenzia servizi educativi già esistenti e prevede una componente di sostegno alla genitorialità attraverso percorsi di supporto psicopedagogico e un servizio di presa in carico ed educativa domiciliare.