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Giovani e AI: il conforto emotivo arriva dall'intelligenza artificiale

di TMNews venerdì 14 novembre 2025
1' di lettura

Milano, 14 nov. (askanews) - L'intelligenza artificiale usata dai giovani come strumento di conforto emotivo e di confronto per scelte importanti. È quanto emerge dall'Atlante dell'Infanzia a rischio in Italia, diffuso da Save the Children, che ha dedicato un sondaggio al rapporto fra adolescenti e AI.

Si scopre così che il 41,8% dei ragazzi e delle ragazze tra i 15 e i 19 anni ha usato un chatbot per chiedere aiuto in momenti in cui si sentiva triste, solo/a o ansioso/a. Oltre il 42%, ha chiesto consigli su scelte importanti da fare che riguardavano non solo scuola e lavoro ma anche sentimenti e relazioni personali. Intelligenza artificiale usata per questioni umanissime e delicate.

In generale l'Ai è un compagno quotidiano per gli adolescenti: la utilizza il 92,5%, contro il 46,7% degli adulti. Quasi un adolescente su 3 la usa tutti i giorni.

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Formazione e sicurezza, nuovo volto dell'Accordo Stato-Regioni

Bologna, 14 nov. (askanews) - Un pomeriggio di confronto e innovazione, per dire che la sicurezza non nasce solo dalle regole, ma dalle persone. E che la formazione, quando diventa esperienza, può davvero cambiare il modo di lavorare. Non solo obblighi normativi, ma un'opportunità per ripensare la sicurezza sul lavoro. È questo lo spirito del seminario "Formazione e nuovo Accordo Stato-Regioni: soluzioni tecniche ed esperienziali di successo", promosso dal gruppo Bureau Veritas, che è sceso in campo con il suo Dipartimento dedicato alla Formazione Comportamentale e con le sue società specializzate sul tema della sicurezza sul lavoro, Bureau Veritas Nexta e Contec AQS e ospitato al Teatro di Granarolo, alle porte di Bologna. L'incontro, gratuito e aperto al pubblico, propone un approccio inedito alla formazione aziendale, dove la teoria lascia spazio all'esperienza concreta: dall'aula ai cantieri, gli adempimenti si trasformano in momenti di apprendimento partecipativo.

Ispirato a un vero procedimento giudiziario, l'incontro ha trasformato la formazione in uno spettacolo teatrale: sul palco si sono alternati pubblico ministero, avvocati della difesa e testimoni, mentre il pubblico stesso ha partecipato attivamente nei panni di giurato. Al centro del dibattito, temi chiave come la formazione comportamentale, la sicurezza nei cantieri, il benessere organizzativo e la responsabilità sociale. Tutti elementi che contribuiscono a costruire una cultura della sicurezza condivisa, considerata un vero valore strategico per la crescita delle aziende.

Abbiamo parlato con Claudia Strasserra, Chief Reputation Officer Bureau Veritas Italia: "Vorremmo parlare di sicurezza, sdoganando questa parola: divertimento. Con il safety appeal, che è la proposta di formazione di sicurezza, di implementazione che che facciamo, vogliamo proprio portare un modo nuovo di ingaggiare le persone sui temi della sicurezza. Lo abbiamo chiamato proprio safety appeal, il fascino della sicurezza. Noi siamo fortemente convinti che, solo coinvolgendo le persone, mettendo in gioco anche la parte più emotiva e non solo quella razionale, potremmo cambiare un po' l'approccio. La sicurezza non come un peso, come un obbligo, ma come la prima forma di responsabilità nei confronti di sé stessi e delle persone che ci stanno intorno".

E in un contesto in continua trasformazione, la formazione resta il primo vero strumento per costruire un futuro del lavoro più consapevole, più sicuro ma soprattutto più umano.

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Dolore cronico, quadro e soluzioni nel dibattito a Milano

Milano, 14 nov. (askanews) - Appropriatezza prescrittiva e corretta informazione. Solo grazie a questi due elementi si può provare ad affrontare il tema del dolore cronico lieve e moderato negli adulti. Di questo si è parlato a Milano nell'incontro organizzato da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Angelini Pharma: uno dei tavoli macro-regionali di confronto tra esperti e istituzioni sul tema del dolore cronico che in Italia colpisce circa 13 milioni di persone. Una malattia vera e propria, che impatta non solo i cittadini italiani, ma anche la gestione ospedaliera di questi pazienti e apre valutazioni sul corretto utilizzo dei farmaci antinfiammatori non steroidei, i FANS. Secondo una recente analisi Real World, l'84% delle prescrizioni dei FANS sono inappropriate e in metà dei casi vengono prescritti a chi presenta chiare controindicazioni all'utilizzo. Anche l'uso occasionale, con il 51,3% dei pazienti che riceve una sola prescrizione all'anno, dimostra l'inappropriatezza dei FANS.

Nella tavola rotonda moderata da Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità, importante in questo senso anche l'intervento di Marco Alparone, vicepresidente di regione Lombardia: "Ci vuole una rete assistenziale specializzata nel dolore cronico che prima di tutto intercetti il bisogno all'inizio. Spesso, questi pazienti arrivano tardi a persone che hanno una competenza specifica e li possano accompagnare nella cura a questa malattia. Regione Lombardia è partita riconoscendo il dolore cronico, adesso bisogna costruire una rete sul territorio per rispondere ad un bisogno molto diffuso sul territorio e spesso non conosciuto".

Le parole di alcuni consiglieri regionali di Lombardia, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, hanno poi lasciato spazio all'analisi dei dirigenti del settore, fra cui Roberto Venesia, Segretario FIMMG Regione Piemonte: "In un mondo che va sempre più verso la specializzazione, la figura del medico di medicina generale assume ancora più significato in una posizione di presa in carico della complessità. In collaborazione, ovviamente, con gli specialisti, in una gestione integrata delle patologie croniche. Solo in questo modo possiamo garantire appropriatezza e sostenibilità dei servizi".

Infine, la tavola rotonda si è chiusa con un confronto sulla comunicazione indirizzata al paziente, fra internet, fake news e la necessità di dare credibilità ai servizi regionali e nazionali offerti dal mondo della sanità.

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Pecoraro Scanio e Derflingher: petizione per #cucinaitalianaUnesco

Milano, 14 nov. (askanews)- La candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell'Umanità UNESCO entra nelle sue settimane decisive. Il prossimo 10 dicembre, in India, il Comitato UNESCO adotterà la decisione finale su un percorso che l'Italia sostiene da anni e che ha già ottenuto un primo risultato importante: il parere tecnico favorevole dell'UNESCO.

Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e promotore della petizione dichiara: "La battaglia per il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio mondiale dell'umanità è arrivata alla fase conclusiva. Il parere tecnico favorevole è un passo fondamentale, ma ora serve il massimo sostegno in vista del 10 dicembre. La cucina italiana merita il riconoscimento UNESCO per due ragioni centrali: sostenibilità e diversità bio-culturale. Le ricette della nostra tradizione sono modelli di cucina circolare, attente allo spreco zero: pensiamo alla ribollita, alla mozzarella in carrozza, alle polpette, tutte nate proprio per recuperare e valorizzare gli avanzi. È un approccio che l'UNESCO apprezza da sempre.

Inoltre, l'Italia custodisce una ricchezza e diversità bioculturale unica al mondo: il nostro Registro dei Prodotti agroalimentari Alimentari Tradizionali conta migliaia di ricette e prodotti tipici, un patrimonio che nessun altro Paese può vantare. Siamo alle ultime settimane: dobbiamo insistere, rilanciare, e continuare a far crescere la nostra petizione #cucinaitalianaunesco che ha quasi 20.000 sostenitori. Raggiungere il riconoscimento sarebbe un risultato decisivo per i ristoratori, per tutto il mondo della ristorazione, per l'agricoltura italiana e per le nostre filiere agroalimentari di qualità senza le quali non esisterebbe cucina. Ringrazio gli amici di Euro-Toques, che sono stati fondamentali nel sostenere questa causa in Italia e nel mondo".

Enrico Derflingher, Presidente di Euro-Toques International e Ambasciatore della cucina italiana nel mondo, aggiunge:

"Per noi è un grande onore partecipare a questo progetto fin dalla prima ora. Euro-Toques porta la bandiera dell'alta cucina italiana in ogni continente, e il riconoscimento UNESCO sarebbe un traguardo storico per tutto il settore. Come abbiamo fatto per la candidatura della Pizza UNESCO, abbiamo mobilitato chef e ristoratori eccellenti in Italia e all'estero per sostenere la raccolta firme. È un patrimonio culturale e professionale che vogliamo proteggere e valorizzare. L'Italia merita questo riconoscimento, e noi saremo al fianco della Fondazione UniVerde fino all'ultimo giorno".

Pecoraro Scanio e Derflingher invitano cittadini, chef, ristoratori, studenti e appassionati a firmare e condividere la petizione ufficiale su: change.org - "Cucina Italiana Patrimonio UNESCO"

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COP30, indigeni bloccano pacificamente l'ingresso alla conferenza

Roma, 14 nov. (askanews) - Decine di indigeni hanno bloccato l'ingresso principale della COP30, il vertice delle Nazioni Unite sul clima in corso nella città brasiliana di Belém. Una protesta pacifica, a cui hanno partecipato anche bambini.

"Lottare per il nostro territorio significa lottare per la nostra vita" è scritto sul cartello mostrato da alcuni dei manifestanti, della tribù dei Munduruku, che protestano contro i grandi progetti infrastrutturali in Amazzonia e chiedono di incontrare il presidente brasiliano Lula.

A causa di una "manifestazione pacifica" che non presenta "alcun pericolo", secondo un comunicato dell'Onu Clima, le persone che si recano alla COP30 sono state invitate a accedervi da un ingresso laterale, dopo un posto di blocco militare. Il presidente della COP, André Correa do Lago, e il direttore generale Ana Toni sono andati incontro ai manifestanti per negoziare, affinché liberassero il passaggio.

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