Milano, 14 nov. (askanews) - Appropriatezza prescrittiva e corretta informazione. Solo grazie a questi due elementi si può provare ad affrontare il tema del dolore cronico lieve e moderato negli adulti. Di questo si è parlato a Milano nell'incontro organizzato da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Angelini Pharma: uno dei tavoli macro-regionali di confronto tra esperti e istituzioni sul tema del dolore cronico che in Italia colpisce circa 13 milioni di persone. Una malattia vera e propria, che impatta non solo i cittadini italiani, ma anche la gestione ospedaliera di questi pazienti e apre valutazioni sul corretto utilizzo dei farmaci antinfiammatori non steroidei, i FANS. Secondo una recente analisi Real World, l'84% delle prescrizioni dei FANS sono inappropriate e in metà dei casi vengono prescritti a chi presenta chiare controindicazioni all'utilizzo. Anche l'uso occasionale, con il 51,3% dei pazienti che riceve una sola prescrizione all'anno, dimostra l'inappropriatezza dei FANS.
Nella tavola rotonda moderata da Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità, importante in questo senso anche l'intervento di Marco Alparone, vicepresidente di regione Lombardia: "Ci vuole una rete assistenziale specializzata nel dolore cronico che prima di tutto intercetti il bisogno all'inizio. Spesso, questi pazienti arrivano tardi a persone che hanno una competenza specifica e li possano accompagnare nella cura a questa malattia. Regione Lombardia è partita riconoscendo il dolore cronico, adesso bisogna costruire una rete sul territorio per rispondere ad un bisogno molto diffuso sul territorio e spesso non conosciuto".
Le parole di alcuni consiglieri regionali di Lombardia, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, hanno poi lasciato spazio all'analisi dei dirigenti del settore, fra cui Roberto Venesia, Segretario FIMMG Regione Piemonte: "In un mondo che va sempre più verso la specializzazione, la figura del medico di medicina generale assume ancora più significato in una posizione di presa in carico della complessità. In collaborazione, ovviamente, con gli specialisti, in una gestione integrata delle patologie croniche. Solo in questo modo possiamo garantire appropriatezza e sostenibilità dei servizi".
Infine, la tavola rotonda si è chiusa con un confronto sulla comunicazione indirizzata al paziente, fra internet, fake news e la necessità di dare credibilità ai servizi regionali e nazionali offerti dal mondo della sanità.



