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Morte di Maradona, si riparte: udienza per un nuovo processo

di TMNews martedì 2 dicembre 2025
1' di lettura

Buenos Aires, 2 dic. (askanews) - Dopo l'annullamento del primo processo per irregolarità giudiziarie, si riparte. La morte di Diego Armando Maradona continua a sconvolgere l'Argentina e l'udienza preliminare al via a Buenos Aires dovrà stabilire come si svolgerà il dibattimento, chi saranno i testimoni e le prove ammesse rispetto al primo processo, con i nuovi ricorsi presentati dalla difesa.

A maggio scorso, infatti, si era scoperto che una delle giudici stava partecipando a un documentario sullo stesso processo e sul caso: quanto basta per metterne in dubbio l'imparzialità e mandare all'aria più di 20 udienze e decine di testimonianze.

Ora si ricomincia, per arrivare al nuovo processo sulle circostanze della morte del campione argentino, che dovrebbe iniziare il 17 marzo 2026 a San Isidro, a Nord di Buenos Aires.

Per la morte nel 2020 del Pibe de Oro, a 60 anni, sette professionisti sanitari sono sotto accusa. Maradona si stava riprendendo da un intervento al cervello. È stato trovato morto per infarto, in una casa in affitto in un quartiere esclusivo di Buenos Aires, dove era stato portato dopo essere stato dimesso a due settimane dall'operazione. Il processo dovrà chiarire se poteva essere salvato e se chi era stato pagato per accudirlo ha fatto il possibile per evitarne il decesso.

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"Non è una mostra, non è un museo, è un prologo 'Ancora qui, l'Albergo dei Poveri la memoria delle cose' perché - ha spiegato Laura Valente direttrice artistica di Napoli 2500 - vuole essere un inizio per raccontare questa utopia sociale attraverso le cose che abbiamo ritrovato, i documenti storici, le fotografie, ma anche un percorso artistico contemporaneo che ci racconta che qui, nel 1751 è stata posata la prima pietra di quello che diventerà un simbolo nel mondo di inclusione sociale. Ecco, questi ragazzi, queste bambine, questi bambini, sono ancora qui e ci interrogano e ci chiedono ancora di essere salvati e noi faremo la nostra parte".

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