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Marco Mengoni infiamma Bruxelles, tappa del suo Live in Europe

di TMNews martedì 2 dicembre 2025
1' di lettura

Roma, 2 dic. (askanews) - Marco Mengoni si è esibito a Bruxelles, alla Forest National Arena, una delle tappe del suo Live in Europe 2025.

Il tour europeo, approdato in Belgio dopo due date in Svizzera e quattro in Germania, porta oltreconfine lo show con cui l'artista ha conquistato i palasport italiani, 21 appuntamenti che hanno riunito più di 200mila spettatori.

Uno spettacolo costruito come un racconto teatrale suddiviso in sei capitoli - prologo, parodo, episodi, stasimi, esodo e catarsi, che realizza il progetto del cantautore di immergere il pop nel mondo del teatro classico, raccontando una storia di caduta e rinascita che, partendo dal personale, unisce il pubblico.

Mengoni ha inserito in scaletta "Coming Home", il nuovo brano in inglese scritto con Matt Simons, una ballad dal respiro cinematografico. Il cuore emotivo dello show resta "Due vite", eseguita mentre la passerella rotante lo porta a immergersi tra il pubblico della Forest National. Per l'occasione, il brano diventa "La Derner Chanson", versione in francese del successo europeo.

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Nel Real Albergo dei Poveri mostra delle memorie di chi vi abitò

Napoli, 2 dic. (askanews) - Un viaggio attraverso oggetti del passato esposti nel Refettorio monumentale del Real Albergo dei Poveri di Napoli mentre i lavori di restauro sono ancora in corso. Una condivisione contemporanea di un luogo carico di storia, destinato a tornare a vivere in molti dei suoi spazi già dalla metà del 2026 per diventare un polo di cultura, accoglienza e innovazione.

In mostra, fino al 2 marzo prossimo, scarpe, piatti, bicchieri, caffettiere, posate, letti, valigie, macchine da scrivere e documenti dell'esercito. Un'esposizione che rientra nelle Celebrazioni di Napoli 2500 del Comune e che permette di riscoprire numerosi reperti originali, appartenuti a chi visse tra le mura del 'Serraglio': ritrovamenti emersi durante i lavori di ristrutturazione che si intrecciano con arte contemporanea, fotografia, installazioni e performance.

"Non è una mostra, non è un museo, è un prologo 'Ancora qui, l'Albergo dei Poveri la memoria delle cose' perché - ha spiegato Laura Valente direttrice artistica di Napoli 2500 - vuole essere un inizio per raccontare questa utopia sociale attraverso le cose che abbiamo ritrovato, i documenti storici, le fotografie, ma anche un percorso artistico contemporaneo che ci racconta che qui, nel 1751 è stata posata la prima pietra di quello che diventerà un simbolo nel mondo di inclusione sociale. Ecco, questi ragazzi, queste bambine, questi bambini, sono ancora qui e ci interrogano e ci chiedono ancora di essere salvati e noi faremo la nostra parte".

Voluto da Carlo di Borbone e da sua moglie Maria Amalia di Sassonia come rifugio per gli indigenti del Regno, l'Albergo dei Poveri fu pensato da Ferdinando Fuga come un luogo di accoglienza e riscatto per permettere ai meno fortunati di redimere la propria miseria attraverso il lavoro e l'istruzione.

Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli: "Questo è uno dei più grandi edifici europei, una grande utopia del '700 che voleva dare un futuro alle bambine e ai bambini del Regno di Napoli e lo voleva fare dando loro cibo, vestiti e anche un mestiere. Noi - ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi - rianimiamo questo Albergo dei poveri, questo grande palazzo, con un grande progetto di futuro che rende attuale quello che è il messaggio dell'utopia sociale settecentesca: costruire il futuro dei nostri giovani partendo dalla cultura, con la presenza dei musei, dalla lettura con una grande biblioteca e dall'università che si sta insediando in questo luogo e anche dall'innovazione tecnologica però ricordando quella che è stata la storia di questo edificio, ma soprattutto la storia delle tante persone che hanno attraversato la vita di questo edificio che ha rappresentato un pezzo della storia di Napoli e quindi noi vogliamo utilizzare la memoria come grande progetto di futuro".

Nel giorno dell'inaugurazione, il mecenate svizzero Urs Rechsteiner, fondatore della FUR - Fondazione Urs Rechsteiner, ha donato al Real Albergo dei Poveri una coppia di sculture di Riccardo Grazzi, che entrano ufficialmente a far parte del patrimonio artistico della città. Le opere sono due sedute di artista: la 'Panca con il Toro'-il simbolo della generatività, che rappresenta il gesto sacro in cui il sangue del toro feconda la terra e la 'Panca dell'Aquila-dignità e libertà, che richiama l'affrancamento dall'emarginazione e il possibile riscatto sociale.

"Per me Napoli non è una scoperta recente, è parte della mia storia. Un mio antenato - ha ricordato Urs Rechsteiner, presidente della Fondazione FUR - servì qui per più di venti anni. Donare alla città è anche un modo di restituire qualcosa a questo legame antico".

La donazione rientra nella mission della Fondazione FUR, impegnata nella valorizzazione dell'arte e dei territori come la nascita del Sentiero dell'Arte e dell'Anima in Toscana.

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Meloni arriva in Bahrein, in programma la cena con il re Al Khalifa

Roma, 2 dic. (askanews) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata alla base aerea di Sakhir, a Manama, nel Regno del Bahrein, per prendere parte al vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo, in programma il 3 dicembre.

Ad accogliere la premier e la delegazione italiana, il principe Ereditario e primo ministro del Regno del Bahrein, Salman bin Hamad Al Khalifa e l'ambasciatore d'Italia a Manama, Andrea Catalano.

Poi Meloni si trasferirà presso lo Sakhir Palace, dove sarà ricevuta dal re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa, per una cena privata in suo onore.

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All'incontro spono presenti da parte russa il consigliere diplomatico Yuri Ushakov e il capo del Fondo russo per gli investimenti diretti (RDIF) e inviato speciale del presidente russo per la cooperazione economica con i Paesi stranieri Kirill Dmitriev.

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