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Giuseppe Conte comandato da Luigi Di Maio: "Lo posso dire?", "No"

Forse, chi accusa Giuseppe Conte di essere un premier che conta poco, quasi nulla, e a disposizione dei suoi vice, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, non sbaglia. L'accusa, tra gli altri, gliela ha rivolta in aula mercoledì anche Graziano Delrio: "Non sia un pupazzo", ha tuonato a Montecitorio. E a dare un po' di manforte alle tesi del piddino ci ha pensato lo stesso Conte. Già, perché è il Corriere della Sera a dare conto di quanto abbia chiesto il premier a Di Maio proprio poco prima di iniziare il suo intervento alla Camera, dove ha ottenuto la fiducia. L'avvocato del popolo, infatti, si è chinato verso il capo politico grillino e gli ha chiesto: "Questo lo posso dire?". Perentoria la risposta: "No". Dunque, dopo questo rapido scambio di battute, Conte è piombato nel panico, come dimostra il video che lo ritrae mentre cerca affannosamente degli appunti, sino a che Di Maio gli ha intimato: "Inizia a parlare, te li trovo io". Resta il fatto che il premier abbia chiesto al suo teorico vice (e, nota bene, non a Salvini) se potesse dire qualcosa oppure no. Come detto, una prova piuttosto significativa per chi sostiene che, alla fine, Conte conti ben poco... Leggi anche: Giustizia, la frase incendiaria di Giuseppe Conte alla Camera Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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