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Consiglio europeo sulle nomine a Bruxelles, Vestager o Barnier, il piano b

Margrethe Vestager e Michel Barnier potrebbero rientrare nei giochi per la presidenza della Commissione europea dopo lo stop arrivato da una maggioranza di primi ministri del Ppe alla candidatura del socialista Frans Timmermans per la successione di Jean-Claude Juncker. La danese Vestager, che fa parte della famiglia liberale, potrebbe essere proposta per preservare il processo degli «Spitzenkandidaten», in base al quale il presidente della Commissione è scelto tra i capilista dei partiti politici europei. Il francese Barnier, che è membro dei popolari, consentirebbe invece al Ppe di conservare la presidenza della Commissione. La candidatura di Timmermans fa parte di un pacchetto concordato durante il vertice del G20 a Osaka tra la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e il premier olandese Mark Rutte. Oltre all'opposizione di parte del Ppe, anche il gruppo dei paesi di Visegrad ha annunciato il suo voto contrario su Timmermans. Più incerta la posizione dell'Italia: se il vicepremier Matteo Salvini ha detto che l'Italia non sosterrà l'olandese, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato che valuterà la candidatura. «Timmermans sta incontrando una forte opposizione. Il piano B passa per Vestager o Barnier», dice una fonte Ue, che non esclude altri possibili nomi come la bulgara Kristalina Georgieva, considerata vicina ai popolari: «il Ppe deve scegliere se preferisce salvare il processo degli Spitzenkandidaten o tenersi la presidenza della Commissione». Secondo un'altra fonte, «Vestager e Barnier sono tra i papabili, ma i giochi sono aperti». Al suo arrivo al Vertice sulle nomine, Macron ha indicato tre nomi di personalità che hanno «le competenze» per dirigere la Commissione: Vestager, Timmermans e Barnier. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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