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Giuseppe Conte a Marco Travaglio: "Un weekend in ritiro con Renzi, Di Maio e Zingaretti"

Prima le grane Ilva e manovra, poi Giuseppe Conte si godrà un bel "ritiro spirituale", un weekend di lavoro per fare squadra con i suoi ministri, o almeno quello che resterà del governo in carica. In una lunga intervista al Fatto quotidiano, di fronte a un Marco Travaglio rimasto oggi uno dei pochi sostenitori senza se e senza ma dell'ex Avvocato del popolo, il premier preannuncia battaglia con Arcelor Mittal. Dopo la visita a Taranto, con tanto di onestissimo ma un po' umiliante "Non sono un superuomo, non sono un fenomeno" scandito a propria difesa di fronte a cittadini e operai imbufaliti, Conte giura che non ci saranno scudo penale, sconto sul prezzo d'acquisto o cassa integrazione per 5.000 esuberi: "Stiamo acquisendo col ministro Patuanelli tutti gli elementi in vista di eventuali soggetti alternativi, nel caso in cui Arcelor Mittal confermasse la dismissione dell'ex Ilva. Prepariamo la battaglia legale, convinti di avere ottime probabilità di successo al Tribunale di Milano".  Leggi anche: Ilva, comunque vada sarà un disastro. Conte e M5s, doppio scenario In attesa di un incontro a breve con gli indiani, dicendosi "aperto" ai contributi di tutti per uscire da una palude in cui l'ha infilato la sua stessa maggioranza (M5s in testa), Conte ha in testa anche l'altra spinosissima partita, quella della legge di bilancio. "Il Parlamento è sovrano e, se emergeranno suggerimenti utili per migliorarla, il governo li valuterà con la massima apertura. Ma l'impianto e i contenuti essenziali non possono essere rimessi in discussione: significherebbe stravolgerla", tiene duro Conte di fronte alla prevedibile pioggia di emendamenti dai 5 Stelle e da Italia Viva su plastic tax e auto aziendali. Il premier si dice ottimista, decanta il lavoro fatto ("In meno di due mesi abbiamo gettato le prime basi per fare dell'Italia un Paese più verde, più digitalizzato, meno burocratico, con infrastrutture più efficienti e tasse meno pesanti") e chiama all'appello i 4 leader della sua maggioranza, Nicola Zingaretti, Luigi Di Maio, Matteo Renzi e Roberto Speranza annunciando un incontro tour-de-force chiarificatore: "Dopo il varo della manovra, ho già programmato di invitarli a un week-end di lavoro: tutti parleranno fuori dai denti, poi raccoglieremo i rispettivi obiettivi, metteremo giù un crono-programma dettagliato perché tutti si impegnino sul che fare e sul quando farlo nei prossimi tre anni e mezzo". Sembra la trama di un film: Weekend con il morto, il governo. Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, la visita di Conte a Taranto per il caso Ilva

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