La protagonista

Sanna Marin, Nicola Rainò dalla Merlino: "Una vita molto difficile". Chi è davvero la finlandese che sfida Putin

"Nessuno in Finlandia userebbe due volte la parola bella riferita a un politico del valore di Sanna Marin". Nicola Rainò, direttore italiano della rivista finlandese Rondine.fi, gela Myrta Merlino che a L'aria che tira, su La7, aveva chiesto a lui, italiano di Finlandia, un ritratto della premier che ha guidato il Paese fuori dalla sua storica "neutralità", chiedendo l'adesione alla Nato ed esponendolo al rischio di rappresaglia da parte della Russia

 

 

 

 

"Sanna Marin è un politico ormai piuttosto attrezzato, è un politico finlandese. Ha cominciato molto giovane a lavorare, ha avuto una vita molto difficile ed è una di quelle donne, di quelle persone che si sono fatte da sole. Ha cominciato a fare politica in consiglio comunale a Tampere, la più grande città industriale della Finlandia". 

 

 

 

 

Quindi la scalata interna al suo partito, quello Socialdemocratico, e al governo, subentrando nel 2019 al segretario del suo partito che era in difficoltà, Anti Rinne. Aveva 34 anni ed è diventata il primo ministro più giovane nella storia del Paese. Tuttavia, sottolinea Rainò, non va considerata una eccezione. "A 37 anni in Finlandia una persona non è considerata giovane ma matura, si continua a fare attività politica o imprenditoriale subito dopo la laurea, qui il ricambio generazionale è veramente normale". 

 

 

 

 

La Marin sta incarnando un sentimento di diffidenza nei confronti di Mosca che non è nuovo e che i fatti di Ucraina hanno semplicemente reso più urgente. "I finlandesi tengono d'occhio i russi fin dalla fine della Seconda guerra mondiale. Non hanno mai smesso di preoccuparsi di loro e quando qualcuno li accusava di essere paranoici e ossessivi, loro rispondevano di conoscere bene i russi e di avere ottimi motivi per non fidarsi di Mosca, avendo sempre fatto affari con i vicini. I rapporti tra Finlandia e Russia non sono ottimi, ma sono contrassegnati da rispetto e considerazione. Ma non fiducia". Semmai, timore.