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Ilaria Salis, Vannacci furioso: "Sentito cos'ha detto? Roba da regime del terrore"

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Dopo la delusione per la rielezione di Ursula Von der Leyen a presidente della Commissione europea, Roberto Vannacci ha parlato di quello che gli italiani dovranno attendersi per la questa nuova legislatura europea.

"Una rovina. Altri cinque anni di politiche sciagurate che rischiano di portarci al tracollo economico, sociale, migratorio, agricolo e identitario - ha spiegato il generale al Tempo -. Ma qualcosa è cambiato nel sentimento del popolo e qualcosa cambierà oltreoceano. Quest’ultima disgraziata rielezione dev’essere un monito per tutti gli italiani che si sono stancati della politica del compromesso e dell’inciucio. Rimbocchiamoci le maniche e - ha poi aggiunto - facciamo in modo che le conseguenze siano le meno nocive possibili".

L'eurodeputato della Lega si è poi scagliato contro Ilaria Salis, sua collega al Parlamento europeo. Secondo Vannacci, l'eurodeputata di Avs è una degna rappresentanza dell'ideologia di estrema sinistra che sta riscuotendo sempre più consensi, in Italia e in Europa. "Violenta, deleteria, antidemocratica, falsa e disfattista - ha tuonato il generale -. Mi ha colpito una frase che ha pronunciato pochi giorni fa: 'non sempre ciò che è giusto è legale'. Parole da regime del terrore che, se ascoltate, giustificherebbero i crimini più efferati. Brutto questo ormai consueto vizio della sinistra".

 

 

Per il generale Vannacci, l'insediamento a Bruxelles non è stato motivo di emozione. "Non è come lanciarsi da un aeroplano, far brillare una carica di esplosivo o respirare sott’acqua da un tubo collegato a un sacco contropolmone - ha spiegato l'eurodeputato -. Non si rischia la vita in combattimento a Strasburgo ma si siede in un posto dove, in teoria, si comanda il vecchio continente". Poca passione, ma tanta curiosità. "Voglio capire come quelle 720 persone riescano a imprimere le direttive che poi dovrebbero guidare l’Europa. Prima o poi - ha poi concluso - lo capirò".

 

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