CATEGORIE

Ultima tassa occulta di Monti: i pensionati devono pagare il Cud

Il modulo per la dichiarazione dei redditi è spedito via mail. Ma chi non ha il pc deve andare in posta e versare 3,3 euro
di Giulio Bucchi domenica 17 marzo 2013

2' di lettura

di Antonio Castro Il Cud? O te lo stampi via telematica, oppure paghi per averlo. Bella trovata quella inserita nella legge di Stabilità 2013 con  la soppressione dell’invio cartaceo della dichiarazione dei redditi ai pensionati. Peccato che a farne le spese saranno (sono) milioni di pensionati rimasti ingabbiati tra Pin (per accedere alla casella pensionistica Inps), call center intasati e Caf presi d’assalto. Tenendo conto che le pensioni erogate dall’Inps, al 31 dicembre 2012, sono 18.363.760,  se ciascun pensionato dovesse richiedere alle Poste il Cud 2012 con la dichiarazione dei redditi di quell’anno (costo Sportello Amico 3,30 euro per ogni stampata), si incasserebbero oltre 60 milioni di euro. E visto che le Poste ancora fanno capo al ministero del Tesoro, la trovata di sopprimere l’invio postale del Cud si trasforma magicamente in una ennesima mini tassa sulle spalle dei pensionati.  Comprensibile - con oltre la metà delle pensioni che non arrivano a 1.000 euro al mese - che al danno si aggiunga la beffa. E comprensibile anche la rivolta contro la soppressione del servizio, che non tiene minimamente conto dell’età del pensionato. Se un arzillo 65enne può tranquillamente perder tempo tra computer, Caf (Centri di assistenza fiscale) e sedi Inps, magari all’acciaccato 90enne rintracciare il Cud può risultare un po’ più complicato. Ma a via XX Settembre sembrano infischiarsene. L’idea degli gnomi dei numeri è di far risparmiare qualcosina al super mega Inps (più Inpdap e Empals), e fa nulla se complica la vita dei tartassati pensionati italiani. Con un bilancio vicino ai 200 miliardi, l’Inps con questo giochino telematico risparmierà qualche milione di affrancatura, carta e buste. Senza contare che se non si ha il Cud in mano sarà impossibile rivendicare rimborsi fiscali per le spese sostenute nell’anno passato. Insomma, alla fine al Tesoro risparmieranno i quattrini dell’Inps e qualche centinaio di milioni di rimborsi fiscali che sarebbero dovuti ma che i pensionati più in difficoltà non potranno mai chiedere e ottenere. Leggi l'articolo integrale di Antonio Castro su Libero in edicola oggi, mercoledì 13 marzo 

I nostri soldi Pensioni, Fava smentisce i giornaloni: "Nessun buco nei conti Inps"

L'assegno Pensioni, aumenti dal 2026: gli aumenti fascia per fascia

Cedolini Dazi, le conseguenze: ecco cosa accadrà alle pensioni

tag

Pensioni, Fava smentisce i giornaloni: "Nessun buco nei conti Inps"

Pensioni, aumenti dal 2026: gli aumenti fascia per fascia

Dazi, le conseguenze: ecco cosa accadrà alle pensioni

Pensioni, crescono speranza di vita ed età pensionabile? Durigon: "Fermeremo lo scatto"

Nonno seviziato da cinque minorenni

Non bastavano le sevizie. Non bastava quella violenza, cieca, insensata, su chi non riesce neanche più a difender...
Claudia Osmetti

Trieste, caccia all'italiano: il gioco da tavolo sfregia il dramma istriano

Dobbiamo aspettarci grasse risate e premi per chi vince la corsa? Il massacro degli italiani sul fronte orientale divent...
Francesco Storace

Conclave, il nuovo Papa e il mistero dei due sarti

Tutto, qui, appare ovattato, improvvisamente lontano e irreale. Qui il pianto può finalmente liberarsi ed è...
Caterina Maniaci

Chieti, due vigili del fuoco scivolano in un crepaccio e muiono

Trovati morti i due vigili del fuoco dispersi dalla serata di ieri, mercoledì 30 aprile, in località Balzo...