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Rita Levi Montalcini, il cordoglio dei politici: coi suoi voti in Senato salvò il Prodi bis

Non solo medicina: il Nobel 1986 fu anche senatrice a vita dal 2001. Schifani: "Grande donna". Veltroni e D'Alema: "Esempio di impegno civile"
di Giulio Bucchi domenica 30 dicembre 2012

2' di lettura

''L'Italia perde un grande scienziato e una grande donna, ma la sua figura e il suo insegnamento rimarranno sempre vivi nel nostro ricordo e continueranno a costituire motivo d'orgoglio per il nostro Paese". Così il presidente del Senato Renato Schifani ricorda Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina nel 1986 e senatrice a vita dal 2001 scomparsa a Roma all'età di 103 anni. Al cordoglio di Schifani si uniscono tutti gli esponenti politici italiani, da destra a sinistra. Per Gianfranco Fini, presidente della Camera, la scienziata "ha onorato il nome dell'Italia sulla scena internazionale. La sua lunga e prestigiosa carriera è stata caratterizzata dalla costante attenzione alle giovani generazioni alla cui formazione ha dedicato particolare impegno, nella consapevolezza che la trasmissione della conoscenza costituisce un presupposto fondamentale del progresso umano". Nella sua esperienza politica si ricordano soprattuto gli eventi della tribolata fine del secondo governo Prodi, tra 2007 e 2007, quando con una maggioranza ai minimi termini l'esecutivo del centrosinistra fu salvato spesso dai voti di senatori a vita come Montalcini, Andreotti e degli ex presidenti della Repubblica Ciampi e Scalfaro. Anche per questo si parò di governo dei pannoloni. Anima italiana - Torinese di nascita e romana d'adozione, ebrea sefardita sfuggita alle persecuzioni fasciste, cosmopolita e internazionale per vocazione Rita Levi Montalcini ha incarnato le varie anime d'Italia. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha parlato di "gravissimo lutto non solo per la città di Roma e per l'Italia, ma per tutta l'umanità". Il governatore del Piemonte Roberto Cota esprime "il mio personale cordoglio e quello di tutti i piemontesi. Per noi è un vero onore che sia nata a Torino e che da qui abbia poi fatto tanta strada, dedicando la sua vita alla scienza". Il democratico Walter Veltroni ricorda la Montalcini come una donna "che nella sua lunghissima splendida vita ha mostrato impegno, forza, ingegno straordinari", il sindaco di Firenze Matteo Renzi la ringrazia per averci "reso orgogliosi di essere italiani e cittadini del mondo'', mentre Massimo D'Alema si dice "profondamente addolorato per la scomparsa di una donna eccezionale, che ha fatto grande l'Italia nel mondo, che ha saputo unire alla sua straordinaria capacità intellettuale e scientifica un profondo impegno civile".    

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