Morituri te salutant

Mascherine, Francesco Storace: perché sono la prova di un governo in stato confusionale

Francesco Storace

Mascherina, morituri te salutant. Oggi è il grande giorno, quello del cessate il divieto, il governo pare pronto a toglierci ogni travisamento dal volto. Così dicono, ma aspettiamo fino all'ultimo, che in materia sono capacissimi di combinarne una dopo l'altra fino all'ultimo momento. Sono sempre appesi ad un granitico "forse". Ma non hanno più pazienza, i nostri scienziati. Rieccoli, il corridoio sanitario li ha tirati di nuovo fuori dal bunker del vaccino e tornano a pontificare sulla mascherina che oggi siamo pronti salutare (quasi) definitivamente. Sono loro, i nostri amati virologi, che spuntano a dire la loro - dopo troppo silenzio - su quel che deciderà oggi il governo. E chissà quanti staranno già lì ad impazzare su ogni genere di televisione dopo aver taciuto per così tanto tempo. Ein fondo, diciamolo, meglio sentire loro che gli inviati di guerra con le loro terribili notizie sul conflitto russo -ucraino (certo, la scelta resta sempre drammatica, a pensarci bene). Ovviamente rispuntano con la solite divisioni e ancora non si dibatte a record di ascolti sul vaiolo delle scimmie. Ma sul Covid Fabrizio Pregliasco non rinuncia a preconizzare centomila contagi al giorno, più saggio Matteo Bassetti che pare invocare tregua. La parola definitiva la pronuncia Andrea Crisanti: le mascherine non c'entrano nulla con i contagi. I tre non canteranno più assieme. Ricapitolando, la solita confusione dal governo. Oggi, dice il sottosegretario Andrea Costa - il portavoce della ditta Speranza - fa sapere che l'esecutivo oggi decide. Il che è già una notizia. È su che cosa decide l'interrogativo, e non è una novità. Perché abbiamo già vissuto il dilemma mascherine ai seggi domenica scorsa: fino alla vigilia del voto sembravano obbligatorie, poi sono stati costretti a ripensarci e a considerarle facoltative. Parliamoci chiaro, sempre sulla base delle "decisioni scientifiche". Comunque, a quanto si capisce ci sarà una nuova disposizione che farà cessare il mascheramento nei cinema e nei teatri e nei luoghi sportivi al chiuso. Gli studenti della maturità potranno indossare le FfP2 facoltativamente ed è immaginabile che cosa succederà. Ma l'obbligo di mascherina potrebbe restare in vigore fino a settembre - come un esame di riparazione - sui mezzi pubblici. Possiamo dire che è una comunicazione sempre più confusa e un tantinello sadica? Vanno a scuole mascherati e potranno togliersi la FfP2 davanti ai professori che li interrogano. Ma questa come l'hanno escogitata?

 

 

 

DIBATTITO FRA SCIENZIATI

In piena estate - e a farcene accorgere c'è questo caldo torrido - sbatteremo i nostri figli su autobus e treni con la mascherina, E a fine settembre che faremo, dovranno viaggiare col casco? Siamo in presenza di un disegno davvero pazzesco. L'unica cosa comprensibile, nelle comunicazioni fatte ieri da Costa è quella legata ad ospedali e Rsa, nei quali si dovrà ancora indossare i dispositivi di protezione individuale. Il che pare logico. Ovviamente si è aperto il dibattito tra gli scienziati e le cose più pacate le ha dette proprio Bassetti. Per l'infettivologo genovese, «mi pare corretto» mantenere l'obbligo della mascherina «per quanto riguarda le Rsa e gli ospedali per una protezione soprattutto di chi è ricoverato in queste strutture e si potrebbe pensare anche di passare alla mascherina chirurgica rispetto alle Ffp2. Sui trasporti pubblici si può smettere con la Ffp2 e se proprio si vuole si può mantenere la protezione con la mascherina chirurgica, ma deve essere solo una raccomandazione. Non esiste che io prendo una multa sull'autobus o sull'aereo se dopo il 15 giugno salgo senza dispositivo». Speranza sarà ricorso alle cure della guardia medica dopo averne ascoltato le parole.

 

 

 

ESTATE SERENA

Per fortuna "il 15 giugno" arriva oggi e la commedia dovrà avere fine. L'auspicio è che ci si metta in linea col resto del mondo, dove ormai la mascherina è un ricordo dei tempi brutti. Probabilmente in autunno si tornerà alla dose annuale di vaccinazione, ma parlare ancora di restrizioni - sia pure limitate - aumenta solo l'angoscia nella popolazione. Abbiamo vissuto lockdown e punture, sembra quasi che tutto questo non sia servito a nulla se abbiamo ancora bisogno della mascherina. Certo, sarebbe un errore buttarle, ma di qui a farci ripercorre la strada dell'obbligo sarebbe davvero maniacale. Il governo ci accompagni a trascorrere un'estate serena senza nuovi allarmi. In fondo, abbiamo tutti fatto il nostro dovere e quella terribile catena di lutti si è fermata a poche decine di morti giornaliere. È quello che avviene sempre, per ogni malattia. Sennò vuol dire che siamo ancora all'anno zero.