Errore grafico sulla lapide di Papa Francesco: a far storcere il naso ai più attenti osservatori una spaziatura, non si sa quanto voluta, tra le lettere del nome "Franciscus" incise nel marmo nella basilica di Santa Maria Maggiore. Questa l'unica iscrizione, in latino, voluta da Bergoglio sulla sua tomba. La distanza tra le lettere "R, A e N" è chiaramente più grande rispetto al resto della scritta. Di conseguenza, lo stile con cui viene scritto il nome del pontefice appare poco armonico.
Quella chiesta dal Pontefice era una sepoltura semplice, senza sfarzi. Anche la semplicità, però, richiede precisione. Un'altra preoccupazione, poi risolta, riguardava all'inizio l'illeggibilità della scritta incisa sul marmo. Troppo chiara. Su quella svista, però, si è subito corsi ai ripari con un piccolo ritocco. Il problema della distanza tra le lettere, invece, resta. Sopra la lapide, come era stato preannunciato, c'è l'immagine della croce episcopale che Francesco portava al collo.
I fedeli che sono andati a porgere l'ultimo saluto al Papa hanno definito la tomba "semplice come era lui" e hanno portato lì solo una rosa bianca. Si tratta di un fiore che rappresenta il legame tra Bergoglio e Santa Teresina di Lisieux, fin dai tempi in cui era in Argentina. Nel libro intervista "El Jesuita", scritto dai giornalisti Sergio Rubin e Francesca Ambrogetti, Bergoglio, prima di diventare Papa Francesco, raccontava: "Quando ho un problema chiedo alla santa, non di risolverlo, ma di prenderlo in mano e aiutarmi ad accettarlo, e come segnale ricevo quasi sempre una rosa bianca".