CATEGORIE

Autovelox, multe addio: "Va segnalato almeno 1 km prima", la sentenza

di Ignazio Stagno martedì 5 settembre 2023

3' di lettura

Quante volte vi sarà capitato? “Attenzione limite di velocità a 90 km/h”, e poi subito dopo il flash dell’autovelox. Con tanto di multa a casa. I tempi di reazione di un automobilista, ad esempio lanciato su una statale o in tangenziale, per ridurre la velocità non sono certo immediati. E così più è vicino l’autovelox all’ultimo cartello che indica la massima velocità consentita, più sono alte le probabilità di beccare la multa. Ora una recentissima sentenza della Cassazione, pubblicata lo scorso 31 agosto, rimette a posto le cose con un verdetto “storico”.

Infatti gli ermellini hanno sentenziato che sono da ritenersi nulle sanzione e decurtazione dei punti nel caso i cui l’autovelox si trovi a meno di un chilometro dall’ultimo segnale che indica la velocità da rispettare.

Una vera e propria rivoluzione, che potrebbe dare il via a numerosi ricorsi. Il caso farà giurisprudenza. Perché il punto fissato dalla Cassazione è chiaro: non è importante il numero di avvisi sulla velocità che precedono l’ultimo cartello, conta solo la distanza tra quello finale e l’autovelox. E l’automobilista che ha contestato la sanzione in ogni sede di giudizio ha raggiunto un obiettivo non da poco: via la multa da ben 550 euro e annullato il taglio dei punti sulla patente.

Autovelox, un colpo di fari e la multa assurda: "Io non la pago"

Da Padova arriva una storia assurda. Il conducente di un'auto avrebbe, e sottolineiamo avrebbe, segnalato con un col...

In questa causa a ricorrere è stata addirittura l’Unione dei Comuni che in fase di dibattimento ha sostenuto la tesi, come ricorda Italia Oggi, che la distanza minima di un chilometro dovrebbe essere necessaria soltanto quando il segnale impone per la prima volta di abbassare la velocità. Tesi che però non è stata accolta in Cassazione. Insomma, il verdetto potrebbe spalancare le porte a una slavina di contestazioni su migliaia di multe.

Questa sentenza si affianca a un’ordinanza, sempre della Cassazione, del 2022 che stabilisce regole chiare sul posizionamento degli apparecchi che rivelano la velocità: questi dispositivi devono essere segnalati preventivamente e risultare ben visibili agli automobilisti. E ciò vale sia per le postazioni fisse, sia per quelle mobili. Gli ermellini hanno sancito che «questi due requisiti, preventiva segnalazione e visibilità, devono essere soddisfatti entrambi in modo autonomo e distinto affinché la rilevazione dell’infrazione sia legittima».

Unendo i punti, dunque, perché una multa sia valida, l’autovelox deve essere segnalato e ben visibile e inoltre deve stare a una distanza adeguata dall’ultimo cartello che indica la velocità massima. Se uno di questi principi non viene rispettato, la multa e le sanzioni correlate sono da considerarsi carta straccia. Peraltro, sul fronte dei controlli sulle strade, bisogna fare molta attenzione nei prossimi giorni proprio agli autovelox. Infatti dal 4 settembre sono stati intensificate le rilevazioni con le postazioni mobili. Almeno altre 16 verranno posizionate dalle forze dell’ordine su tutto il territorio della Lombardia.

E proprio gli agenti devono fare i conti anche con chi proprio non sopporta la presenza sulle strade degli autovelox che, ribadiamo, sono fondamentali come deterrenti per la sicurezza stradale, soprattutto nei centri abitati. L’ultimo caso riguarda Casale sul Sile, nel Trevigiano, dove alcuni vandali hanno distrutto e poi fatto sparire un autovelox che in due mesi aveva messo a segno mille multe. La municipale che ha ritrovato l’apparecchio, si è trovata davanti una colonnina senza telecamera e senza i cavi che la collegavano alla centralina.

Cadoneghe, esplode la rivolta: come fanno esplodere l'autovelox

Ventiquattromila multe in un mese. E sicuramente qualcuno, in quei trenta giorni, se ne sarà beccata più d...

E su quanto accaduto è intervenuto il sindaco del piccolo centro, Stefania Golisciani: «Quel velox era stato fortemente chiesto dalla comunità in seguito a ben tre incidenti stradali avvenuti in zona. Si tratta di un dispositivo mobile. Quello dell’alta velocità in zone abitate è un problema molto sentito». E ancora: «La lotta al velox sta diventando una sorta di moda, c’è chi inneggia ai responsabili di questi atti quasi come fossero dei presunti Robin Hood. Non è affatto così, sono dei delinquenti e al contrario di Robin Hood fanno un doppio danno alla comunità privandola di un servizio e rubando un bene pubblico pagato coi soldi dei cittadini». Forse, come dimostrano le sentenze della Cassazione, meglio ricorrere alla giustizia per farsi annullare una multa. Il vandalismo è del tutto inutile.

Operazione trasparenza Autovelox, addio: ecco quanti ne spengono

La telefonata al Palazzaccio Allarme bomba in Cassazione: "Gruppo comunisti combattenti contro Meloni"

accusa sinistra Laura Boldrini, il delirio: dire "mamma e papà" è bullismo

tag

Autovelox, addio: ecco quanti ne spengono

Allarme bomba in Cassazione: "Gruppo comunisti combattenti contro Meloni"

Laura Boldrini, il delirio: dire "mamma e papà" è bullismo

Documenti, la Cassazione contro il governo: no a "madre" e "padre"

Marco Bassani: L'europeismo trasformato in un culto neo-marxista

Infuria la polemica su un documento che credo debba essere posto nella giusta luce. È vero che occorre contestual...
Marco Bassani

Patricelli: La verità nascosta dal Pci su chi uccise il Duce

Un cold case da ottanta anni nella ghiacciaia della storia, con un enigma avvolto da un mistero. In attesa che l’e...
Marco Patricelli

Calessi: Bertinotti e Fini, uniti dalla Lega ma separati sulla guerra

Il rosso e il nero a casa della Lega. Sono stati loro, Fausto Bertinotti e Gianfranco Fini, intervistati dal direttore d...
Elisa Calessi

De Leo, Salvini dopo la telefonata con Vance: "Frizioni? Siamo su scherzi a parte"

La telefonata con J. D. Vance e la contrarietà rispetto alle ipotesi di riarmo. Il vicepresidente del Consiglio M...
Pietro De Leo