Linea rovente
Giuseppe Conte, retroscena da Bruxelles: la telefonata a Sergio Mattarella. Pensa all'Italia? No, alla poltrona
Giuseppe Conte, alle prese con un vertice infuocato, telefona a Sergio Mattarella. A preoccupare il premier il Recovery Fund che con il passare delle ore sembra sempre più un miraggio. I 750 miliardi di aiuti a fondo perduto che tanto avrebbe desiderato il premier infatti stanno sfumando in favore di 350 miliardi di prestiti e altrettanti 350 di sovvenzioni (miliardo più, miliardo meno). Un compromesso dove ovviamente la vincono i paesi frugali capitanati da Mark Rutte. A meno che, e questo è il più grande timore di Conte, l'Italia non accetti il Mes. Ed e proprio in questo clima generale, secondo Il Messaggero, che il presidente del Consiglio, in una pausa tra una litigata e un'altra a Bruxelles, ha trovato il tempo di contattare il Capo dello Stato.
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Magari con l'obiettivo, vada come vada, di tenersi un posticino in politica. Proprio così, perché sul tanto controverso Meccanismo europeo di stabilità si sfascia la maggioranza. Pd e Movimento 5 Stelle sul fondo Salva-stati vanno in direzioni opposte. Motivo, questo, per cui Conte ha tentato in tutti i modi di evitare di rimettere sul tavolo dei giallorossi la questione. Ed è ora che si decide tutto. "Non permetterò mai che un singolo Paese possa avere il monopolio, o comunque la possibilità di un sistema di controllo e di verifica. Questo spetta agli organi comunitari: su questo io non mollo, non permetterò mai che avvenga", va dicendo nella speranza di allontanare lo spettro-Mes.