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Autostrade, Sergio Mattaraella e il retroscena: "Pressing decisivo", l'intervento del Colle su Conte e Benetton

mercoledì 15 luglio 2020

2' di lettura

Sembra ci sia la salvifica manina del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sugli accordi notturni trovati nella questione Autostrade. Il presidente della Repubblica, in ossequio ai suoi ruoli istituzionali, secondo quanto ricostruito dal Fatto quotidiano non sarebbe intervenuto nel merito ma piuttosto nei tempi da trovare e nei modi: unitari e ragionevoli. Un lavoro degno di Talleyrand che Mattarella non avrebbe operato direttamente sul premier, Giuseppe Conte,  rimasto con l'ascia di guerra fino alla fine degli Consiglio dei ministri,  "se gli impegni assunti questa notte non vengono rispettati, sarà revoca", ma sui suoi collaboratori.

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E l'intesa è spuntata all'alba di questa mattina con i il passo indietro dei Benetton che apre all'accordo su Autostrade per l'Italia. L'intesa passa dall'ingresso di Cdp con il 51%, che renderà di fatto Aspi una public company. E da una revisione complessiva della concessione, dai risarcimenti alle tariffe. In Consiglio dei ministri ha dato mandato  a Cassa depositi e prestiti per avviare, entro il 27 luglio, il percorso che dovrebbe portare all'uscita progressiva dei Benetton, prima scendendo al 10-12% dell'azionariato, poi con un'ulteriore diluizione in coincidenza con la quotazione in borsa di Aspi. Ai ministri Roberto Gualtieri, che ha portato sul tavolo del Cdm la proposta finale dell'azienda, e Paola De Micheli viene dato il mandato a definire gli altri aspetti dell'accordo. 


Il processo, che secondo fonti di governo si consumerebbe nel giro di sei mesi o un anno, avverrebbe in due fasi: nella prima Cdp entrerebbe con il 51% e ci sarebbe lo scorporo che porterebbe il peso della famiglia Benetton tra il 10 e il 12%, soglia sotto la quale non si entra in Cda; nella seconda ci sarebbe la quotazione in che dovrebbe portare a una società con un azionariato diffuso alto, fino al 50%, in cui potrebbero entrare nuovi soci, con un'operazione di mercato, abbassando ulteriormente il peso della famiglia Benetton. 

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