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Autonomia, Luca Zaia contro la sinistra: "Caso da manuale di sindrome di Stoccolma"

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"Su questa riforma ci sono dei pregiudizi che dovremo superare": Luca Zaia, governatore del Veneto, lo ha detto a proposito dell'Autonomia differenziata, che sta per approdare nell'aula della Camera. Secondo il leghista, grande sostenitore di questa riforma, "dovremo parlare al popolo del Sud che viene quotidianamente bersagliato da informazioni negative. Ma non è onesto far credere ai cittadini che questa sia un’operazione sovversiva che spacca il Paese. Non è la verità", ha detto in un'intervista al Corriere della Sera.

Sulla rissa scoppiata alla Camera la settimana scorsa, proprio mentre si parlava di Autonomia differenziata, Zaia ha detto: "Ciò che è avvenuto in Aula è indecoroso. E qualunque violenza va condannata senza se e senza ma. Però, mi lasci anche dire che l’utilizzo del tricolore in quel modo, in un consesso democratico, è qualcosa che definire provocatorio è dire poco". Il riferimento è al gesto del grillino Leonardo Donno che, durante la discussione in aula, ha provato a consegnare la bandiera italiana al ministro Roberto Calderoli, in aperta protesta con la riforma dell'autonomia. 

 

 

 

Scendendo nel dettaglio della riforma, poi, il governatore ha sottolineato: "L’Autonomia non ha fatto alcun danno, non è responsabile di chi si deve curare fuori regione, dei dissesti finanziari, del fatto che in alcune zone d’Italia non ci sia l’acqua potabile e della spazzatura in strada. Questo, semmai, è figlio del centralismo. Per questo mi aspetterei una rivoluzione contro: mantenerlo è un caso da manuale di sindrome di Stoccolma". Zaia, tra l'altro, ha fatto notare che questa volontà di cambiamento si basa su una riforma voluta in passato dai dem: "Il Pd ha riformato il titolo V della Costituzione, dopodiché è stato al governo per molti e molti anni senza mai dare corso alla riforma". E ancora: "Quello che oggi facciamo si basa sulla riforma voluta dal Pd".

 

 

 

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