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Ilaria Salis e il portavoce? Bonelli e Fratoianni muti

Alessandro Gonzato
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 Fenomeni del cinema muto. L’assistente della Salis esulta per il fantoccio di Giorgia Meloni che va a fuoco, la insulta («Brucia, stronza! »), scrive sui social che è «affascinato» dalla Banda Bellini (sprangatori rossi di cui pubblica foto mentre colpiscono un poliziotto), e l’irresistibile duo Bonelli-Fratoianni che ha portato l’occupatrice di case altrui all’europarlamento tace.

Sss, non disturbateli: il Verde Bonelli sta raccogliendo altri sassi nell’Adige da portare in parlamento per accusare la premier-Mosè della siccità; il rosso Fratoianni è alla ricerca armato di gps dello yacht di Richard Gere per altri selfie a favore di migranti. Inutile, poi – lo diciamo ai lettori più curiosi – provare a consultare la pagina Facebook di Mattia Tombolini, il collaboratore di Ilaria Salis: puff, da qualche ora lo possono fare solo gli “amici”, e vien da chiedersi il perché della decisione. Un attimo. Siete sicuri-sicuri, compagni Bonelli e Fratoianni: neanche una parola?

 

 

 

SOUMAHORO

Nell’attesa il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, chiede che Sant’Ilaria patrona delle abitazioni degli altri revochi l’incarico al Tombolini, o che ci pensino i suoi padri putativi: «La mela non cade lontano dall’albero. Non stupisce che la Salis, candidata al parlamento europeo per sottrarla alla carcerazione, abbia scelto un collaboratore in linea col suo modo di agire. Vogliamo sperare», sottolinea Foti, «che Bonelli e Fratoianni chiedano a Tombolini di dimettersi dall’incarico o, in subordine, alla loro protetta di revocarglielo. Ma Bonelli e Fratoianni, che già avrebbero dovuto dire chiaramente ciò che hanno farfugliato confusamente dopo il caso Soumahoro, non hanno da dire nulla di questo clamoroso e riprovevole caso?».

Carlo Fidanza, capodelegazione di Fdi a Bruxelles, rilancia: «Abbiamo sentito la sinistra tuonare contro Giorgia Meloni “fare pulizia!” ogni volta che qualcuno riconducibile al nostro partito veniva pescato in atteggiamenti ritenuti riconducibili all’estremismo. Non importava», continua Fidanza, «che quei comportamenti fossero reali, presunti o costruiti, magari carpiti con metodi fraudolenti e telecamere nascoste. “Fare pulizia” rimaneva l’imperativo categorico degli antifascisti in servizio permanente effettivo.
Oggi», va avanti Fidanza, «cosa dicono gli stessi dei comportamenti dell’assistente dell’europarlamentare Salis, pescato da Libero nel nobile atto di inneggiare alle violenze contro la polizia o ai roghi delle immagini del presidente del Consiglio? Ora che Bonelli e Fratoianni hanno portato gli antagonisti nelle istituzioni, assisteremo a inchieste dai titoli suggestivi realizzate con infiltrati nei covi della violenza rossa e a ore di prime serate con plotoni di giornalisti pronti a chiedere la testa degli estremisti di sinistra? La risposta purtroppo la immaginiamo già». In effetti non serve grande fantasia.

 

 

 

LA COMBRICCOLA

È stato Libero, domenica, a dare la notizia dell’assunzione di Tombolini come “assistente locale” della Salis all’europarlamento, e di tutto il resto. Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, è caustico: «Chi si somiglia si piglia. Se Salis è europarlamentare perché appartiene a una allegra compagnia che gira il mondo per sfondare le teste a chi la pensa diversamente, è normale che il suo collaboratore sia tale perché inneggia alle bastonate alla polizia. Salis ha un solo pregio: è la sinistra eterna che mostra il vero volto e non indossa più maschere». Marco Scurria, vicecapogruppo di Fdi al Senato, esprime «solidarietà alle forze dell’ordine per la foto pubblicata dall’assistente della Salis», e in giornata ecco l’intervento di Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp: «Quello che abbiamo visto circolare sui social è vergognoso, ma ciò che rende questi fatti ancora più gravi è che a pubblicare le immagini sia stato un collaboratore di Ilaria Salis. Chi lavora nelle istituzioni», evidenzia Pianese, «ha il dovere anche morale di mantenere un comportamento rispettoso e responsabile, e le azioni di Tombolini, che travalicano ogni senso di critica e attacco politico, sono inaccettabili.

 

 

 

Chiediamo che la condanna venga espressa anche dagli esponenti del partito della Salis: Tombolini dovrebbe essere espulso immediatamente, le sue azioni non fanno altro che alimentare il clima di odio, specialmente verso le forze dell’ordine e le istituzioni, che è già forte nel nostro Paese e può portare a conseguenze drammatiche». Duro anche Enzo Letizia, segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia, che esprime «profonda preoccupazione e indignazione».

L’onorevole Riccardo De Corato, sempre di Fdi, aggiunge un elemento: «Il caso non mi sorprende, ricordo quando Paolo Limonta, braccio destro del sindaco Pisapia, nel giorno del ricordo per la morte di Sergio Ramelli si vantava di averne strappato i manifesti commemorativi. In entrambi i casi si tratta di individui provenienti dai centri sociali, dove vige la cultura dell’odio e dell’illegalità». Notizie di Bonelli e Fratoianni? No. Il silenzio è Souma(d)horo.

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