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Giorgia Meloni, la relazione all'Esecutivo di Fdi: "Con noi meno sbarchi, la sinistra aveva torto"

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Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato in occasione della relazione introduttiva all'Esecutivo di Fratelli d'Italia. Tanti i temi trattati: dall'operato del governo alla questione migranti. "Noi stiamo facendo la storia, e dobbiamo esserne tutti consapevoli - ha spiegato il premier -. E questo non prevede né pause né soste, ma tanto meno può consentire errori e passi falsi". La leader di Fratelli d'Italia ha ricordato a tutti il peso che ogni membro dell'esecutivo porta sulle proprie spalle. "Tutti noi abbiamo un compito molto più grande delle nostre aspettative e dei nostri desideri - ha aggiunto -, e dobbiamo essere capaci di tenerlo ben presente ogni giorno. Soprattutto quando possono presentarsi delle difficoltà. È il lavoro, lo spirito di sacrificio, la determinazione che ci hanno portato al governo della Nazione e che ci consentiranno di continuare a difendere gli interessi del nostro popolo. Nient’altro".

Poi il capitolo sbarchi. "Sull'immigrazione il cambio di passo c'è, e si vede - ha sottolineato Meloni -. Lo si vede dai numeri, e dalla tendenza decrescente degli sbarchi, che si sta progressivamente consolidando. Rispetto allo stesso periodo del 2023, gli sbarchi sono diminuiti del 64% e i dati sono molto positivi anche rispetto al 2022, -27%. I dati ci dicono che le politiche che stiamo portando avanti, le scelte che abbiamo preso, l'inteso lavoro diplomatico e internazionale del governo nel suo complesso con le nazioni africane e gli accordi che abbiamo sottoscritto con loro, a partire da Tunisia e Libia, sono giuste e funzionano. Diminuiscono gli sbarchi e, cosa più importante, diminuiscono anche i morti e i dispersi in mare - ha ricordato il premier -. Anche su questo punto la tendenza decrescente si sta consolidando, e questo ci rende particolarmente orgogliosi perché è la dimostrazione di quello che abbiamo sempre sostenuto: l'unico modo per impedire altre tragedie in mare è fermare le partenze e combattere i trafficanti senza scrupoli. Anche su questo avevamo ragione, e la sinistra torto, e lo abbiamo dimostrato". 

Secondo il presidente del Consiglio, ci saranno presto novità anche sul fronte Albania. "Tra qualche settimana sarà pronto anche il Protocollo con l'Albania, e su questo progetto dovremmo essere molto attenti e scrupolosi perché abbiamo gli occhi del mondo puntati addosso - ha annunciato il presidente del Consiglio -. Tutti capiscono che questa iniziativa può cambiare completamento il modo di governare l'immigrazione irregolare. Lo capiamo noi e - ha poi specificato -lo capiscono i professionisti dell'immigrazione senza regole, che faranno di tutto per mettere i bastoni tra le ruote di questa iniziativa". 

Non solo immigrazione. Giorgia Meloni ha posto l'accento anche sul lavoro svolto dall'esecutivo per preparare una legge di bilancio che sia in discontinuità con l'operato dei governi di sinistra. "Intendiamo rafforzare e consolidare" il quadro economico "con le scelte che faremo con la prossima manovra. Sarà una legge di bilancio ispirata, come quelle precedenti, alla serietà e alla responsabilità. Ci muoveremo, come abbiamo già fatto, su due direttrici fondamentali: basta con gli sprechi e con le follie ereditate dai governi di sinistra e che hanno devastato i conti pubblici come il Superbonus; tutte le risorse disponibili - ha evidenziato il premier - concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie, con un’attenzione particolare a quelle con figli".

Il premier ha anche ricordato il ruolo decisivo che Fdi ha giocato e continuerà a svolgere all'interno della maggioranza di governo. "Nella stagione che si è appena aperta Fratelli d’Italia dovrà continuare a svolgere il suo ruolo decisivo, di asse portante della maggioranza di governo. E io credo - ha aggiunto - che il miglior modo per fare questo lavoro sia in due modi. La prima: comunicare sempre di più e sempre meglio ai cittadini cosa facciamo, perché noi facciamo più di quello che comunichiamo; la seconda: essere sempre di più da pungolo nei confronti dell’Esecutivo, attraverso il lavoro dei parlamentari e del partito, organizzato in Dipartimenti".

Infine il capitolo Europa. La leader di Fratelli d'Italia, che è anche presidente del gruppo dei Conservatori, ha allontanato tutte quelle voci che danno l'Italia dentro il "cordone sanitario" imposto dall'Ue per arginare i sovranisti dal centro di potere. "Anche il nostro peso si è sensibilmente rafforzato - ha ricordato Meloni -, riuscendo a tenere FdI e ECR fuori dalla triste pratica del cordone sanitario che emargina i gruppi alla nostra destra. Carlo Fidanza guida la delegazione più numerosa tra quelle italiane e tra quelle di ECR, la terza più grande di tutto il Parlamento europeo. Nicola Procaccini è stato riconfermato co-presidente del Gruppo ECR insieme a un collega polacco del PIS".

In questo senso, Meloni ha difeso e rivendicato la scelta di Raffaele Fitto come commissario per l'unione europea. "Raffaele Fitto ha ora davanti un compito estremamente complesso e allo stesso entusiasmante, e chiedo all'Esecutivo di rivolgergli un grande in bocca al lupo! E sapete quanto per me sia stata una scelta dolorosa - ha confessato il presidente del Consiglio - designare Raffaele come candidato al ruolo di commissario europeo, e credo che anche per lui lo sia, ma è una scelta necessaria. L'Italia deve essere rappresentata nel migliore dei modi, e io sono convinta che Raffaele - ha concluso - sia la persona giusta".

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