Le parole sono importanti e pesano come macigni. A Che tempo che fa va in onda l'ultima mitragliata sul governo. Per l'intera puntata un continuo piagnisteo sulla Rai da parte di Fazio e Littizzetto e zeppate continue contro l'esecutivo di centrodestra. Ad aprire le danze è Michele Serra con una supercazzola su Topo Gigio, poi è il turno del trio Cuzzocrea, De Bortoli e Damilano che apre il fuoco sul governo criticandolo praticamente su tutto: Emilia Romagna, le parole della Meloni sul Fisco, il Pnrr e le raccomandazioni dell'Europa.
Parole forti che hanno confermato i sospetti: Che tempo che fa è diventato un circolo progressista. Ma a colpire sono anche le parole di Marco Damilano che in chiusura del suo intervento parla del suo futuro in Rai con il Cavallo e la Torre, la striscia quotidiana su Rai Tre. Fazio fa la domanda delle domande: "Tu resti? Resti in Rai anche la prossima stagione?".
Damilano sembra preso alla sprovvista dalla domanda e così risponde in modo ambiguo: "Non ho ancora incontrato i nuovi vertici Rai perché sono appena arrivati. Ma una cosa la voglio dire, ormai la Rai è diventata con un album di figurine, quello va, quello resta, come se fosse calciomercato. Abbiamo dimenticato il pubblico che paga il canone. Farebbe bene a tutti riflettere un po'". Ma le parole gelide di Damilano lasciano intendere che potrebbe decidere di lasciare il servizio pubblico: staremo a vedere.