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Dritto e Rovescio, a Giorgia Meloni bastano 15 minuti: le cifre che spiegano il suo trionfo politico, Paolo Del Debbio sconvolto

Un momento d'oro, per Giorgia Meloni e i suoi Fratelli d'Italia. Momento d'oro che, in verità, dura da tempo: l'ascesa nei sondaggi appare inarrestabile, ora, FdI è unanimemente considerata terza forza politica a livello nazionale, davanti al M5s e con Pd (e Lega?) nel mirino. Insomma, la popolarità della leader non è mai stata così alta. E vi sono anche altre cifre che stanno lì a testimoniarlo, cifre non politiche ma televisive. Nessun sondaggio, in questo caso - come nota Il Tempo, il quotidiano capitolino diretto da Franco Bechis - si parla di share, di ascolti televisivi.

 

Sul Tempo, infatti, si legge: "A dimostrazione invece del magic moment di Giorgia Meloni, vi segnaliamo il piacevole stupore, con il quale è stata analizzata, dalla redazione, la curva monstre dell'intervista rilasciata dalla leader di FdI. Su Rete 4 a Dritto e Rovescio lo scambio con Paolo Del Debbio, parte al 4% ed in meno di 15 minuti, arriva a toccare picchi del 9% di share. Il programma di Del Debbio con il suo 6,5% batte il suo competitor Corrado Formigli, che si ferma al 6,1% di share", concludono. Insomma, un balzo di 5 punti percentuali in 15 minuti: effetto-Meloni. Effetto che ha permesso a Formigli di battere Del Debbio. Mica poco.

 

Per quel che concerne i sondaggi, si segnala l'ultima rivelazione Emg-Acqua di Fabrizio Masia, diffusa ad Agorà su Rai 3. Il sondaggio vede la Lega  salire al 24,1 per cento in una sola settimana, registrando un +0,4 punti percentuali. Cifra con cui stacca di gran lunga il Partito democratico. La forza politica guidata da Nicola Zingaretti si ferma al 20 per cento. La scorsa settimana i dem erano invece quotati al 20,1 per cento. Una lieve contrazione la subisce anche Fratelli d'Italia che passa dal 16,4 per cento al 16,1. Simile la flessione del Movimento 5 Stelle, che passa dal 14,1 al 14 di questa settimana. Rimane stazionaria Forza Italia che passa dal 7,5 al 7,6, mentre il partito di Matteo Renzi, Italia Viva, passa dal 4,1 per cento al 4 per cento.