Nel mirino

La Vita in Diretta, lo sfogo di Bruno Vespa: "Inutile romperci la testa", licenziato l'incapace Domenico Arcuri

Si parla di varianti a La Vita in Diretta, l'aspetto del coronavirus che ad oggi preoccupa di più gli esperti. Intervenuto nella puntata del 17 febbraio Bruno Vespa. Il conduttore di Porta a Porta è stato ospite di Alberto Matano per parlare delle istituzioni e della necessità da parte dei cittadini di godere di una comunicazione chiara. L'esatto opposto di quanto fatto dal precedente governo. "È inutile romperci la testa con tutte queste varianti, ne usciranno altre", ha premesso alle telecamere di Rai 1. Quello che conta secondo il giornalista è il vaccino. In particolare la notizia che quest'ultimo sarebbe efficace anche contro le nuove mutazioni del Covid. 

 

 

"Sono molto confortato dai dati di Israele e Gran Bretagna, i quali dimostrano che i vaccini combattono le varianti". Da qui la frecciata al commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri: "Una buona campagna di vaccinazione, cosa che non abbiamo in questo momento, basterebbe dunque a risolvere il problema una volta e per tutte". Diverso discorso invece per Mario Draghi. Vespa ha apprezzato le parole del nuovo premier in Senato, il particolare quando "ha detto una cosa di buon senso". Ossia che "qualunque provvedimento verrà comunicato con ragionevole anticipo". Niente a che vedere con Giuseppe Conte, dunque. Abituati come siamo ai Dpcm dell'ultimo momento, l'ex banchiere potrebbe dare una svolta. 

 

 

Anche se le vicende degli ultimi giorni non promettono bene. A ridosso della riapertura degli impianti sciistici, il ministro della Salute ha fermato tutto. "Niente riapertura fino al 5 marzo", ha detto Roberto Speranza con un'ordinanza giunta quattro ore prima quella che sarebbe dovuta essere l'inaugurazione annuale. Un fatto che ha mandato su tutte le furie i lavoratori del settore e governatori alla stregua di Luca Zaia.  raccapricciante e imbarazzante - era stato il duro commento del presidente del Veneto -, un'ordinanza sullo sci emanata quattro ore prima della possibilità di riaprire le piste da sci".