Il Cav tra politica e calcio

Silvio sondaggista del Milan:"E' terzo ma può crescere"

Matteo Legnani

Silvio Berlusconi è al settimo cielo. No, non ha (ancora) vinto le elezioni. Ma la vittoria del suo Milan sul Barcellona in Champions league lo ha reso euforico. E ambizioso. Ai giornalisti, Il cav ha spiegato che non baratterebbe la vittoria  elettorale del centrodestra con la vittoria del Milan in Champions "perchè voglio ottenerle entrambe, dopo che ieri sera il Milan ha battuto senza neanche troppa fatica, con una prova superba, il Barcellona, la squadra più forte del mondo". Come a dire: io le elezioni le ho già vinte, ora tocca al Milan. Poi uno sguardo al campionato: "Oggi questo Milan è terzo e può arrivare ancora più avanti". Il terzo posto, al Cav, sta stretto: "Fra Juve e Napoli scelgo il Milan. La squadra dopo poche giornate dall’inizio del campionato era data per spacciata, c'era chi diceva che avrebbe faticato a salvarsi. E la stampa sportiva, che spesso è obbiettiva più o meno come quella politica, si sprecava in ironie sul rinnovamento e sulla scelta di puntare sui giovani che avevo personalmente voluto. I sarcasmi sull' "allenatore dell’Edilnord" non si contavano. Eppure il fatto di essere il presidente che ha vinto di più nella storia del calcio dovrebbe suggerire ai miei critici di essere un pò più prudenti". Per il futuro del Milan, Berlusconi dice di puntare su Mario Balotelli, arrivato alla sua corte nel mercato di gennaio. "E' un genio - spiega - e se saprà continuare a dimostrare di essere, in campo e fuori dal campo, il fuoriclasse che è ha tutte le qualità per essere uno dei giovani campioni, con El Sharaawy, De Sciglio e altri, sui quali costruire il Milan dei prossimi dieci anni".