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Ferrari, Montezemolo massacra John Elkann: "Non ha esperienza e non ha mai gestito un'azienda"

Gino Coala

Dentro la Ferrari potrebbe scoppiare presto un putiferio se i vertici della scuderia non sapranno gestire la coppia Leclerc-Vettel, con il giovanissimo monegasco che scalpita per scalzare il compagno di squadra. E se le cose possono andare male, secondo Luca Cordero di Montezemolo potrebbero anche andare peggio, vista la sua scarsa, anzi scarsissima stima nelle capacità del nuovo presidente Ferrari, John Elkann. Intervistato da Repubblica, Montezemolo ha ammesso di fidarsi del team principal Mattia Binotto, ma "in realtà - ha chiarito - lui corre anche un altro rischio". E cioè quello "di non trovare interlocutori dentro l'azienda". Leggi anche: Schumacher, Montezemolo sulla salute del campione tedesco: "Ho una sola certezza" Montezemolo è tornato indietro nel tempo, quando la Ferrari collezionava vittoria, e naturalmente c'era lui al comando: "Ai tempo in cui la Ferrari vinceva, Ross Brawn aveva come capo Jean Todt, e sopra Jean Todt c'ero io che comunque vantavo un'esperienza trentennale in Formula 1. Ero entrato nel '73 come assistente di Enzo Ferrari, nel '74 eruo direttore sportivo, nel '75 vincemmo il Mondiale con Lauda". Altri tempi, radicalmente diversi rispetto a quelli in cui si ritrova il povero Binotto, dice Montezemolo: "John Elkann non ha esperienza in F1 e non ha mai gestito un'azienda in vita sua, mentre Louis Camilleri è un grande manager. Ma è un uomo di finanza che, per di più, sarà molto impegnato sul fronte industriale, visto che c'è l'intera gamma da rinnovare".