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Serie A, Atalanta stende Roma nel finale: Zapata-De Roon gelano Olimpico

Maria Pezzi

L'Atalanta gioca da grande contro la Roma. La squadra di Gasperini lascia sfogare i giallorossi per un'ora, poi colpisce nei venti minuti finali con Zapata e De Roon infliggendo a Fonseca la prima sconfitta ufficiale da quando si è seduto sulla panchina dei capitolini. Florenzi e compagni possono recriminare per due clamorose occasioni sbagliate da Dzeko e Zaniolo prima di incassare l'uno-due da ko degli orobici, trascinati dalle parate di Gollini e da una maggiore freschezza nel momento clou del match. La Roma fallisce così l'esame di maturità contro un'Atalanta che sembra essersi messa definitivamente alle spalle la batosta rimediata all'esordio in Champions.  Fonseca lancia dal 1' Smalling al centro della difesa vista la squalifica di Mancini. Dietro all'unica punta Dzeko agisce il trio Florenzi-Pellegrini-Zaniolo. Panchina per Mkhitaryan. Dalla parte opposta la sorpresa principale la regala Gasperini, che rinuncia a Zapata dal 1', nonostante l'assenza di Muriel, lanciando il tridente piccolo Gomez-Ilicic-Malinovskyi, con quest'ultimo che parte qualche metro più indietro. In difesa c'è l'ex Kjaer, con Toloi e Palomino a guardargli le spalle. Tra due squadre votate all'attacco e a un gioco propositivo ci si aspetta da subito fuoco e fiamme, invece il primo tempo regala sorprendentemente pochi sussulti. Merito dell'atteggiamento dei padroni di casa, che si schierano quasi a specchio con Florenzi da un lato e Spinazzola dall'altro. La fisicità della difesa della Roma fagocita la coppia Gomez-Ilicic, che non riesce ad accendersi nella tre quarti campo offensiva. I giallorossi - dopo lo spavento iniziale portato da Freuler e Castagne - difendono bassi e badano a non scoprirsi aspettando il momento giusto per colpire. Come accade al 32' quando solo un super Gollini nega il vantaggio al tiro a botta sicura sul secondo palo di Dzeko.  Nella ripresa il copione non cambia ma Gasperini riesce a trovare qualche contromisura in più al 3-4-3 adottato da Fonseca. Malinovskyi inventa per De Roon, che costringe Pau Lopez al primo intervento della sua serata. Come nel primo tempo però sono i capitolini ad avere le migliori palle gol: Zaniolo galoppa sulla destra bruciando Palomino, si accentra, supera il portiere ma viene murato al momento di calciare a rete da Toloi. Per spezzare l'equilibrio in campo i due tecnici tentano di pescare il jolly dalla panchina: da una parte entra Zapata, dall'altra tocca a Mkhitaryan. La carta vincente dal mazzo risulta però quella di Gasperini: una palla sanguinosa persa da Veretout viene raccolta da Gomez, che tocca per Freuler che innesca subito il bomber colombiano, che dal cuore dell'area di rigore gonfia la rete e gela l'Olimpico. Fonseca si gioca il tutto per tutto togliendo un difensore, Fazio, e inserendo Kalinic, che sfiora l'1-1 trovando sulla sua strada Gollini, ancora una volta straordinario nel chiudere lo specchio da distanza ravvicinata al croato. Nel finale è solo Atalanta: in contropiede Zapata manca il raddoppio centrando il palo, ma a chiudere i conti al 45' ci pensa De Roon di testa, sugli sviluppi di un calcio piazzato, con la difesa immobile a guardare. E a raccogliere insieme agli altri calciatori giallorossi i fischi impietosi dell'Olimpico al triplice fischio dell'arbitro