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Serie A, la Roma rimonta sul Torino. Poker Fiorentina al Bologna e il Cagliari sorprende la Juve

CAGLIARI-JUVENTUS

La gita dei campioni d'Italia in Sardegna si trasforma in una festa per il Cagliari. La Juventus dei giovani e di Cristiano Ronaldo stecca alla Sardegna Arena, perdendo la prima partita da neoscudettata. Decisive le maggiori motivazioni dei sardi, e la testa dei bianconeri orientata inevitabilmente verso la Champions League. E poi tra i tanti baby schierati da Sarri e da Zenga la differenza l'ha fatta il classe 2000 Gagliano, che ha sbloccato il match in avvio con un inserimento letale in area piccola e ha servito a Simeone l'assist del 2-0 che, sul tramonto del primo tempo, ha di fatto chiuso il match. Perché la Juventus della ripresa, dopo una buona reazione allo svantaggio, non ha spinto più di tanto per riaprire una gara poco utile ai fini della classifica.

Sarri concede un turno di riposo a de Ligt e Ramsey, rimasti a Torino davanti alla tv. Rabiot non c'è per squalifica, Dybala lotta contro il tempo per rientrare contro il Lione dopo l'infortunio subito con la Samp. Largo così ai giovani, con il debutto dal 1' di Muratore (nella ripresa entraranno anche Olivieri, Peeters e Zanimacchia) e l'insrimento . Anche se a brillare è il ragazzo originario di Alghero Gagliano. Che, dopo due occasioni iniziali degli ospiti con Muratore e Higuain, sblocca il risultato all'8' con un gol da rapace d'area su cross di Faragò. La reazione dei campioni d'Italia è veemente, anche se le migliori occasioni arrivano su palla inattiva, ma il pareggio non arriva. Bonucci calcia a lato di un soffio, poi Higuain spedisce sopra la traversa. La migliore occasione la crea Bentancur al 45' su invito di Bernardeschi, ma questa volta è Cragno a salvare i suoi. In pieno recupero poi arriva la beffa. Il pallonetto di Gagliano taglia in due la difesa bianconera e finisce a Simeone, che con un tiro di collo pieno trafigge Buffon.

 

 FIORENTINA-BOLOGNA, TORINO-ROMA

 

La Roma passa all'Olimpico Grande Torino e si difende dall'assalto del Milan, poker della Fiorentina al Bologna nel segno di super Chiesa. La squadra di Fonseca passa 3-2 e incassa i tre punti che la rendono sicura del quinto posto. Sono i granata, ormai salvi e inizialmente senza Belotti lasciato precauzionalmente in panchina, a sbloccare il risultato con Berenguer, su verticalizzazione di Zaza (14'). La Roma però trova subito il pareggio con Dezko, che su servizio di Mkhitaryan batte di sinistro Ujkani (16'). I giallorossi completano la rimonta con Smalling, che stacca in anticipo su Ansaldi sul corner di Perez e insacca (24'). Roma poi pericolosa con un'insidiosa punizione di Kolarov, a salvare il Toro è il legno. Nella ripresa però arriva il tris dei capitolini: Dzeko viene atterrato in area da Djidji, Piccinini indica il dischetto. Trasforma Diawara (61').

I granata si rendono pericolosi con Verdi, con una conclusione che scheggia il palo e riescono ad accorciare con il classe 2000 Singo, al primo gol in A (66'). Nel finale Dzeko ancora a segno, ma il bosniaco è in fuorigioco: il Var conferma. Nessun obiettivo di classifica invece per Fiorentina e Bologna, ma al 'Franchi' la spuntano i viola con un netto 4-0. Le reti nella ripresa. A firmare il vantaggio è Chiesa, servito da Dalbert (48') e sempre l'attaccante figlio d'arte sigla di tap-in il raddoppio dopo che Skorupski si oppone al suo primo tentativo. Il tris è calato da Milenkovic, che insacca dopo il tocco di Pezzella sugli sviluppi del corner di Pulgar (74') poi, nel finale, a un minuto dalla fine, ancora protagonista Chiesa che completa la sua tripletta entrando in area e battendo Skorupski con una parabola imprendibile di destro.