Quale futuro

Papu Gomez, l'indiscrezione di Luciano Moggi: andrà da Antonio Conte all'Inter

Luciano Moggi

Finalmente il 2020 è in archivio, a tutti un buon 2021. Noi lo inauguriamo andando a curiosare nelle città dei derby, soprattutto adesso che si è aperto il mercato di riparazione, per capire quali siano le prospettive e quali le intenzioni dei dirigenti di ciascuna squadra. Prima destinazione Milano, dove Milan e Inter stanno ridando immagine al calcio meneghino, insediati come sono ai primi due posti della classifica. E cominciamo con la capolista Milan, non fosse altro per la sua imbattibilità che data dallo scorso 8 marzo. 

 

Il che permette di affermare con assoluta certezza che i rossoneri sono diventati quanto meno un gruppo solido ed omogeneo, in grande autostima tale da sognare persino lo scudetto, che gioca da squadra, con la voglia e la fame di vincere dei più giovani, sollecitati e supportati dagli anziani. Ibrahimovic su tutti. Con Pioli che si ritrova al settimo cielo, osannato oggi da chi ieri lo sbeffeggiava, già preavvisato dai suoi dirigenti di non aspettarsi grandi cose dal mercato di gennaio. Dopo le breve sosta natalizia, stasera il Milan a Benevento cercherà un risultato positivo che gli servirebbe per arginare l'avanzata dell'Inter, che riparte con i favori del pronostico nella gara del Meazza contro il Crotone. Quella nerazzurra è una squadra da cui i rossoneri devono guardarsi, competitiva perché completa negli undici titolari e valida anche nei panchinari come numero e qualità; Antonio Conte la fa giocare prevalentemente di rimessa, che può non affascinare come gioco, ma porta a casa i risultati. 

Attualmente segue i cugini milanisti ad un solo punto e si prospetta come l'avversario più pericoloso per la vittoria finale, essendo tra l'altro fuori dall'Europa. Secondo noi non avrebbe neppure bisogno di rinforzi, ciò nonostante Conte verrà accontentato con la cessione di Eriksen e l'arrivo di Gomez dall'Atalanta, ritenuto più propedeutico del danese alle esigenze del gioco interista. 

Mentre tutto sembra funzionare nella Milano calcistica, a Torino il football è in apparente sofferenza. E non tanto per l'andamento altalenante della Juve, peraltro vincitrice di nove scudetti consecutivi, quanto per la crisi costante del Toro da qualche anno a questa parte. La Juve riparte dalla bruciante sconfitta interna contro la Fiorentina (0-3), con Pirlo alla ricerca del bel gioco che però stenta ad arrivare a causa di un centrocampo fatto di giocatori le cui caratteristiche, non assemblandosi tra loro, vanificano gli sforzi del mister che vorrebbe giro palla veloce e verticalizzazioni. Purtroppo Bentancur, Rabiot e McKennie sono più bravi a portare palla che a smistarla e vanno spesso in difficoltà quando devono dialogare palla al piede per offrire migliori servizi al reparto attaccante. 

 

Per cui l'impressione che se ne può ricavare è che, alla fine, sarà Pirlo a doversi adattare alle caratteristiche dei suoi giocatori e non viceversa, difendendo basso per dare la possibilità ai tre, che hanno gamba, di poter ripartire con galoppate di 30/40 metri con le quali possono mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Di scena l'Udinese all'Allianz, la vittoria è d'obbligo per risollevare morale e autostima. Nessun aiuto è previsto dal mercato di gennaio. A Roma, i giallorossi meglio dei laziali in campionato, entrambe le squadre comunque qualificate in Europa al turno successivo, la Lazio in Champions e la Roma in E-League. La Roma, attualmente terza in classifica, parte favorita all'Olimpico contro la Sampdoria e dovrà difendere la posizione attuale dalle insidie di Sassuolo e Napoli. La Lazio è invece alla ricerca di punti e posizioni per migliorare l'attuale piazzamento: l'aspetta un compito niente affatto facile, a Marassi contro il Genoa del nuovo mister Ballardini, reduce dalla vittoria esterna al debutto nel derby con lo Spezia. L'Atalanta in casa contro il Sassuolo e il Napoli a Cagliari cercheranno la vittoria contro avversari difficili, per migliorare la loro classifica e capire cosa manca per il salto di qualità-