Inviperito

Josè Mourinho, follia prima della conferenza stampa: "Mettetevele nel cu***, tutto una mer***". Rischia grosso

Al termine del derby Josè Mourinho va in sala stampa e non trova i giornalisti. Chiede le motivazioni e l’addetto Lega gli spiega che la Lazio ha scelto una modalità differente di approccio alla conferenza rispetto a quella della Roma. Quindi solo domande da parte di Sky. Lo Special One si alza e se ne va chiedendo di poter parlare fuori con gli altri giornalisti. Ne segue un alterco in cui Mourinho non le manda certo a dire al Delegato Lega anche con toni molto forti.

 

 

Era infuriato, Mourinho. Intervistato da Dazn aveva fatto i complimenti a Marco Parolo, ex laziale e ora commentatore, quando si è trattato di rispondere alla sua domanda. Ma soprattutto ha reagito sdegnato, quando gli è stato impedito di svolgere la conferenza stampa: "Sono le direttive anti Covid della Lazio, che è squadra ospitante", gli ha spiegato il delegato della Lega. La sua replica è stata frontale: "Io voglio parlare alla stampa, ci vuole rispetto per chi lavora, queste regole potete metterle nel c**** Così è tutto una m****".

 

 

 "La sensazione che ha chi come me ha allenato in Italia dieci anni fa è che il calcio italiano sia migliorato tanto, dal gioco alla voglia di vincere. Purtroppo l'aribitro e il Var non hanno avuto la dimensione per una partita di questo livello", aveva spiegato ai microfoni di Dazn. Il riferimento è al mancato rigore su Zaniolo nel primo tempo, da cui è poi scaturito il 2-0 della Lazio: "L'arbitro ha sbagliato in campo, il Var pure lì da dove si trova. Questo è troppo. E poi secondo giallo a Leiva sarebbe stato importante, giocare in dieci fa la differenza", le critiche di Mou.